Interpreti della Rivoluzione gentile in Gallura, i sei candidati galluresi della lista Coalizione sarda a sostegno del Progetto Sardegna di Renato Soru, aspirante presidente della Regione, partono dall'appuntamento elettorale del 25 febbraio prossimo «per costruire un progetto alternativo, fuori dagli schemi di centrodestra e di centro-sinistra».

In corsa verso Villa Devoto, tre ex dem, l'ex assessore comunale di Olbia nella Giunta Giovannelli bis e già capo di Gabinetto dell'assessorato al Turismo della Regione, Ninni Chessa, l'ex consigliera comunale di Olbia e presidente dell'associazione Prospettiva Donna, Patrizia Desole, l'ex consigliere comunale di La Maddalena, Mauro Bittu, e tre candidati alla loro prima volta, Sara Saba, Massimiliano Contu e Nausicaa Cantoni. «Abbiamo una destra da sconfiggere che si è resa disastrosa negli ultimi cinque anni e che negli scorsi quindici ha sempre candidato rappresentanti sardi nascosti dietro l'ombra di esponenti politici più grandi, da Silvio Berlusconi passando per Matteo Salvini e oggi fino a Giorgia Meloni che in queste elezioni ha già imposto il suo candidato», ha detto Chessa, certo che la coalizione di Soru vincerà questa tornata elettorale. «Soru è la vera novità di questa campagna elettorale, ci presentiamo come chi davvero vuole cambiare la classe dirigente, dicendo no al voto utile», chiude Chessa. Esordisce con l'elenco degli interventi a beneficio della Gallura portati avanti da Soru durante il suo precedente mandato, dal 2004 al 2009, a partire da quelli per potenziare l'aeroporto Costa Smeralda fino alle interlocuzioni con l'allora commissario straordinario per il G8, Guido Bertolaso, per lo spostamento dell'attuale stazione ferroviaria Terranova, Patrizia Desole scende in campo con Progetto Sardegna perché «è l'unico progetto innovativo che può restituire valore all'Isola e che può renderla capace di non abbassare la testa davanti al governo nazionale e ai progetti calati dall'alto». Per Desole, «"il programma, di novanta pagine, del Progetto Sardegna è la base da cui partire per un cambiamento concreto che, tra le altre tematiche, dà molta importanza alla questione di genere, alle pari opportunità e al sistema di welfare».

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