Noli marittimi, Marino (5S) chiede al Mit di evitare ripercussioni sulle economie isolane
I firmatari suggeriscono al Mit di prevedere incentivi finalizzati agli investimenti per l'adeguamento ecologico delle unità navali.Quali iniziative intenda adottare il ministero dei Trasporti per evitare gli effetti negativi sull'economia delle Regioni isolane dovuti all'aumento del 25% dei noli marittimi (ovvero i corrispettivi da rendere per il contratto di noleggio di una nave) deciso dalle compagnie di navigazione nei confronti degli autotrasportatori - in seguito all'entrata in vigore della Convenzione internazionale (Marpol) dell'International maritime organization (Imo) sulle emissioni di carburanti. È la richiesta fatta dal deputato sardo del Movimento 5 Stelle Bernardo Marino in un'interrogazione presentata oggi alla Camera e rivolta al titolare del Mit Paola De Micheli. L'atto, sottoscritto da 36 colleghi di partito e dai tre deputati Pd sardi Romina Mura, Andrea Frailis e Gavino Manca, spiega che l'utilizzo di nuovi combustili navali green è un passo necessario che però comporterà aumenti di spese per gli armatori che ricadranno sulle imprese di autotrasporto intestatarie dei noli. Con una reazione a catena, l'aumento dei costi stabilito dai vettori marittimi a carico degli autotrasportatori potrebbe causare serie difficoltà agli imprenditori delle regioni insulari d'Italia, ovvero Sardegna e Sicilia, con conseguenti e prevedibili aumenti destinati a ripercuotersi anche sul consumatore finale. Marino e tutti gli altri firmatari suggeriscono quindi al Mit di prevedere incentivi finalizzati agli investimenti per l'adeguamento ecologico delle unità navali, nel rispetto della normativa europea sugli aiuti di Stato, e in conformità a quanto disposto dalle nuove norme della Convenzione internazionale.