Va in scena al Forum Ambrosetti di Cernobbio il primo confronto politico fra tutti i principali leader in vista delle elezioni del 25 settembre. Si parla soprattutto di temi economici, visto che il tradizionale workshop riunisce il gotha della finanza e della politica. Tutti in presenza, eccetto Conte in videocollegamento da Napoli.

Interventi in rigoroso ordine alfabetico, dieci minuti a testa, poi le domande.

CALENDA

Rilancia il Draghi bis: “Io non ho problemi a candidarmi alla guida del Paese, ma Draghi è più bravo, dobbiamo cercare di tenercelo”. Il ritorno di Draghi, sottolinea, “è possibile se prendiamo molti voti. Io se fossi in lui starei già su una navetta su Marte, ma che sia lui o qualcun altro non si può perdere il modo in cui si è lavorato in quest’ultimo governo”.

CONTE

Il leader M5S rilancia l’abolizione dell’Irap, che “deve essere a favore di tutti”. E insiste: “Dobbiamo investire sul taglio del cuneo fiscale, sia per i lavoratori che per le imprese”.

Conte si dice “non sereno” sui numeri dei livelli occupazionali: “Abbiamo 3 milioni e 160mila contratti a termine, il 9% dei quali di un solo giorno e la maggior parte non supera i trenta giorni”.

Reddito di cittadinanza: “Pensare di abolirlo è una follia. Il problema non è il reddito, ma il lavoro sottopagato. Con il reddito abbiamo salvato dalla povertà un milione di persone durante la pandemia, senza coesione sociale non si va da nessuna parte”.

LETTA

Il segretario dem insiste sulla necessità di evitare la recessione “a tutti i costi”. Come? “Affrontando il tema energetico, abbassando le tasse sul lavoro e dando piena attuazione al Pnrr”.

“Noi – rivendica – siamo quelli per l’Europa, non dobbiamo discutere con l’Europa perché siamo l’Europa. Siamo lineari e affidabili, sempre per il progresso del nostro Paese.

Da Salvini arrivano “frasi in libertà che rischiano di provocare un danno pesantissimo all’Italia, alla nostra affidabilità e al nostro ruolo in Europa. È irresponsabile questo modo di fare campagna elettorale sulla pelle dell’affidabilità del Paese”.

Quanto al Pnrr, “non si può rinegoziare”, come chiede Giorgia Meloni.

MELONI

“Non può essere un'eresia dire che il Pnrr non può essere perfezionato: è previsto nella norma”, sottolinea la presidente di Fdi, che ha parlato di politica internazionale garantendo la collocazione atlantica dell’Italia e di energia: “In attesa del tetto Ue al prezzo, si può fare a livello nazionale lo scorporo tra gas ed energie da fonti rinnovabili, dovrebbe costare 3 o 4 miliardi”.

Scostamento di bilancio per gli aiuti sulle bollette: “Io lo eviterei, penso che abbiamo altre risorse”.

SALVINI

Il leader della Lega propone di spostare a Milano il ministero dell'Innovazione. “Propongo che il ministero per l'intelligenza artificiale, dell'innovazione e della digitalizzazione sia a Milano, dove ci sono i brevetti”, ha detto al Forum Ambrosetti di Cernobbio. “Il bello dell'autonomia - ha aggiunto - è valorizzare i territori”.

Sulle sanzioni: “Noi della Lega le abbiamo votate. Andiamo avanti ma proteggendo i nostri lavoratori, perché vincere le elezioni ereditando un Paese in ginocchio non sarebbe una grande soddisfazione”. Ancora: “Non mi arrendo a chi entra coi carri armati in un altro Paese, ma da futura forza di governo mi domando se quello che stiamo facendo serva a danneggiare chi vogliamo danneggiare”.

TAJANI

“Basta con la dipendenza energetica solo da uno. Dobbiamo puntare sull'energia nucleare di ultima generazione”, afferma il coordinatore di Forza Italia, Antonio Tajani. “Basta con il partito del No - ha aggiunto - che blocca sempre tutto. Pensiamo ad esempio alla Gronda di Genova, bloccata dal partito del No. E forse anche il Ponte Morandi non sarebbe crollato se non ci fossero stati quei No. E quindi dobbiamo raddoppiare l'estrazione di gas del nostro Paese”.

(Unioneonline/L)

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