«Questa mattina brusco risveglio con le notizie che arrivavano dalla Polonia, abbiamo chiesto informazioni, ci siamo riuniti e consultati con gli alleati. L’ipotesi che sulla Polonia sia caduto un missile dell’antiaerea ucraina non cambia la sostanza, la responsabilità di quello che è accaduto per quanto ci riguarda è tutta russa».

Lo ha detto Giorgia Meloni nella conferenza stampa a margine del G20 che si è concluso a Bali.

G20 che è stato «un successo, anche se c’erano tutti gli ingredienti perché si traducesse in un fallimento», ha sottolineato la presidente del Consiglio. Tra i successi l’unanime condanna all’aggressione russa e l’accordo sul grano, ha evidenziato Meloni.

Ancora sull’Ucraina: «Tutti ci rendiamo conto che si deve lavorare ad una soluzione alla crisi, ma non si può prescindere dalla volontà della nazione aggredita, speriamo di trovare un accordo con Zelensky per uscire nel minor tempo possibile dal conflitto».

Sul ruolo dell’Italia: «Siamo stati protagonisti, intorno a noi c’è molta attenzione e curiosità, sicuramente anche grazie al fatto che l’Italia fosse l’unica nazione con un capo di governo donna. Sul tema della parità il nostro Paese era un fanalino di coda, ora siamo all’avanguardia ed è un elemento che fa piacere».

Diversi i bilaterali a margine del summit, uno dei più importanti è sicuramente quello con il presidente americano Joe Biden: «C’è stato un lungo e cordiale colloquio, ci siamo ripromessi di rivederci molto presto. Abbiamo parlato di energia, gli Usa garantiscono la loro disponibilità ad aumentare le forniture di gas. Rimane aperta la questione dei prezzi, ma abbiamo trovato un’amministrazione aperta a ragionare con la Ue per trovare soluzioni per calmierare i prezzi, posto che i fornitori sono aziende private».

Giorgia Meloni ha avuto anche l’occasione di fare «due chiacchiere» con il presidente del Consiglio europeo Charles Michel in materia di immigrazione: «Quello che è accaduto nei giorni discorsi dimostra ancora una volta come le soluzioni fin qui individuate non siano probabilmente le migliori e non siano sufficienti. Quindi abbiamo ragionato di come organizzare delle riunioni in cui si possa mettere le varie soluzioni sul tavolo per cercare di collaborare su una materia su cui è molto meglio collaborare piuttosto che stare a discutere».

(Unioneonline/L)

© Riproduzione riservata