«La stagione dei soldi gettati al vento per pagare le campagne elettorali è finita».

La premier Giorgia Meloni attacca il Movimento Cinquestelle rispondendo alla Camera al question time sul Patto di stabilità. «Quelle approvate sono le regole che avremo scritto? No. È l'intesa migliore possibile alle condizioni date, sì. Quando ti presenti al tavolo delle trattative con un deficit al 5,3% causato soprattutto dalla ristrutturazione gratuita delle seconde e terze case e chiedi maggiore flessibilità è possibile che qualcuno ti guardi con diffidenza. E noi, nonostante l'eredità pessima, abbiamo portato a casa un buon compromesso».

Pronta la replica del leader pentastellato Giuseppe Conte: «Presidente Meloni ma lei cosa è? Un re Mida al contrario. Lui trasformava in oro tutto ciò che toccava, lei tutto ciò che tocca lo distrugge, faccia anche meno». «Non siamo affatto soddisfatto della sua risposta», ha esordito Conte. «Lei ha illuso gli italiani dicendo che sarebbe andata a far tremare Bruxelles e invece è tornata facendo tremare l'Italia, con un "pacco" di stabilità, che secondo molti Istituti economici costerà al Paese 12 miliardi di tagli e tasse». «Cosa ha fatto a Bruxelles? - ha insistito - lei non ha mai detto cosa andava a fare. Le battaglie si possono anche perdere ma perdere senza combattere significa perdere con disonore». «La più grande truffa è il suo programma elettorale», la stoccata finale.

Scontro anche con il Partito democratico sul fronte sanità dopo l'interrogazione dei Dem in cui è stato chiesto un piano straordinario di assunzioni: «Come ricorda la collega Schlein il tetto alla spesa del personale sanitario fu introdotto nel 2009: ha portato al crescente ricorso ai contratti a termine e al devastante fenomeno dei medici gettonisti. Facciamo i conti con una situazione stratificata in 14 anni. Non chiederò perché non lo avete risolto voi questo problema. Le dirò che è un'implicita attestazione di stima che chiedete a noi di risolvere i problemi che non avete risolto in dieci anni al governo: grazie per fidarvi di noi e del nostro governo». «Signora presidente – è la risposta di Schlein – mi spieghi una cosa: lei è andata al governo per risolvere i problemi degli italiani o per scaricare le responsabilità su altri?». E ancora: «Il tetto alle assunzioni - ha poi aggiunto - è stato introdotto nel 2009, al governo c'era lei e nello specifico il problema lo ha creato lei». «Non racconti la solita balla del più grande investimento della storia, i tre miliardi in più non bastano – prosegue - La spesa sanitaria, che in tutto il mondo si calcola sul Pil, sta scendendo. Voi non credete che ci sia un problema, con medici stremati e 100 mila pazienti in attesa. Lei si sta confermando la regina dell’austerità. E avete approvato l’Autonomia, che spacca l’Italia».

(Unioneonline/D)

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