«Presto mi metterò a studiare i dossier su eolico e fotovoltaico in Sardegna». Lo ha dichiarato il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, in una intervista al Corriere del Sera, dove ha fatto il punto sulle “battaglie” da condurre per tutelare il paesaggio

Quella contro i maxi-impianti eolici è una sfida che il critico d’arte porta avanti da tempo. Ed è una battaglia che stanno conducendo anche molti sindaci dell’Isola.

Tornato al governo Sgarbi ha annunciato l’intenzione di porvi un freno, non solo nel territorio sardo, ma in tutta la Penisola. 

Come lui stesso ha spiegato: «Penso al paesaggio del Salento, specie in provincia di Lecce. Uno dei più toccati e deturpati dall’eolico e da altre forme di produzione energetica. La bellezza di posti come Santa Maria di Leuca o Ostuni non può essere sfregiata. In Puglia ci sono 1.700 pale eoliche, contro le 9 del Piemonte. Non solo Lecce: voglio studiare bene anche l’area intorno a Brindisi. Penso al Molise, nel tratto da Sepino a Pietrabbondante». Infine il sottosegretario cita la Sardegna, dove ha annunciato di voler concentrare ora la sua battaglia. 

«Vorrei che questo governo intervenisse subito, come priorità», ha detto il Sgarbi, parlando prima delle aree danneggiate da eventi naturali, come Ischia, e poi da quelle dove la «bellezza» del paesaggio e dell’ambiente è più minacciata. 

(Unioneonline/l.f.)

© Riproduzione riservata