"Accordandosi con Berlusconi i 5 Stelle hanno perso la loro innocenza". Così Maurizio Martina commenta in un'intervista al Corriere la giornata di ieri e l'inedito asse 5 Stelle centrodestra che ha eletto i presidenti di Camera e Senato, con il pentastellato Roberto Fico a Montecitorio e la berlusconiana Maria Elisabetta Casellati a Palazzo Madama.

Quanto successo ieri secondo il segretario reggente Pd "prefigura potenzialmente una maggioranza ambigua, la dobbiamo sfidare sul terreno della concretezza".

"Adesso - è il commento di Martina - si sono divisi gli incarichi istituzionali con trattative nottetempo, secondo un modello da Prima Repubblica. Per i 5 Stelle è la perdita dell'innocenza, hanno siglato un'intesa con Berlusconi".

Per quanto riguarda il comportamento del Pd Martina ribadisce: "Restiamo coerenti coi nostri impegni, siamo minoranza parlamentare e ci prepariamo a ripartire uniti: la vera sfida è preparare bene l'alternativa di centrosinistra e incalzare sulle loro grandi contraddizioni".

Sul futuro suo e del Pd glissa: "Adesso il mio compito è portare il partito fino all'assemblea, poi ragioneremo su una mia eventuale candidatura a segretario: di certo non sarà una scelta individuale, ma un ragionamento di squadra".

(Unioneonline/L)
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