Il centrodestra ha presentato una mozione chiedendo al governo di intervenire con una norma per togliere l’Iva alle operazioni di chirurgia estetica, garantendo al contempo certezza normativa agli operatori del settore, da tempo alle prese con l’Agenzia delle Entrate.

«Le prestazioni di medicina e chirurgia estetica - spiega la prima firmataria Annarita Patriarca (Forza Italia) - devono rientrare nel novero delle prestazioni sanitarie non sottoposte a trattamento Iva. Il concetto di salute è comprensivo di ogni stato di completo benessere fisico, psichico e sociale che non consiste soltanto in un'assenza di malattia o di infermità».

«Applicare l'imposta, oggi - prosegue Patriarca - richiedendone addirittura il versamento per il passato, rappresenta una criticità per gli operatori di settore e per gli stessi pazienti, oltre che una condotta contraddittoria da parte dell'Amministrazione finanziaria».

Tra i firmatari della mozione anche la leghista Simona Loizzo e il deputato FdI Luciano Ciocchetti.

Il tema da anni è al centro di una disputa legale: nel 2005 una circolare dell’Agenzia delle Entrate certificava come esenti da Iva le prestazioni di chirurgia estetica, in quanto «connesse al benessere psicofisico». Tuttavia alcuni uffici locali dell'Agenzia delle Entrate hanno contestato la mancanza del versamento dell'Iva alla luce di una sentenza della Corte di Giustizia Ue secondo cui le operazioni estetiche rientrano nelle cure mediche, esenti Iva, solo se hanno a che fare con traumi, handicap e malattie. Infine, è intervenuta anche la Cassazione che, avallando la sentenza europea, ha stabilito che spetta al contribuente-medico dimostrare che esistano i presupposti che legittimino la richiesta di esenzione.

La mozione chiede dunque di mettere fine a questa disputa esentando dall’Iva tutti gli interventi estetici.

Critico il leader di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni: «Mentre si preparano a togliere il superbollo per chi possiede una Ferrari da 300mila euro, chiedono al governo di togliere l'Iva sulla chirurgia estetica. Mi aspetterei un'attenzione maggiore su chi non si può più permettere le cure odontoiatriche, o chi non ce la fa più a pagare i farmaci o che aspetta mesi se non anni per poter essere visitato».

(Unioneonline/L)

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