"Un governo nato tra Parigi e Berlino e dalla paura di mollare la poltrona, senza dignità e senza ideali, con persone sbagliate al posto sbagliato".

Ennesimo post al vetriolo su Facebook di Matteo Salvini, che oggi ha ufficialmente lasciato il Viminale.

"Lavoriamo - assicura il leader della Lega - come e più di prima, non potranno scappare dal giudizio degli Italiani troppo a lungo: siamo pronti, il tempo è galantuomo, alla fine vinceremo noi".

L'ormai ex ministro dell'Interno, che cede il posto all'ex prefetto di Milano Luciana Lamorgese - unico nome tecnico del nuovo governo M5s-Pd -, ha chiuso la sua esperienza al Viminale con un censimento degli abitanti negli insediamenti nomadi e il restauro di importanti opere come quello di una versione della "Gioconda".

Un addio dai palazzi dell'esecutivo che, per il leader del Carroccio, è solo un arrivederci: "Sono orgoglioso di aver perso sette ministeri adesso, per preparare un governo serio e forte che duri dieci anni poi", ha detto in tv.

"Siamo orgogliosi del lavoro fatto in 14 mesi al ministero. Continuo e continuerò a impegnarmi per difendere l'Italia e per valorizzare le straordinarie bellezze del nostro Paese, che non ha eguali nel mondo".

Fratelli d'Italia invece si prepara alla piazza: "L'appuntamento è per lunedì 9 settembre alle ore 11" davanti a Montecitorio, il giorno della fiducia al Conte bis, ricorda la presidente Giorgia Meloni, che parla di "patto delle poltrone" e chiede "libere elezioni".

"Da un anno e mezzo - aggiunge - la destra vince tutte le elezioni ma oggi ci ritroviamo il governo più a sinistra della storia repubblicana. E la chiamano democrazia".

(Unioneonline/D)
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