Il Pd tira dritto, nessun ripensamento su Alessandra Todde: «È la nostra candidata, l’abbiamo scelta attraverso un metodo democratico che è quello della politica», ribadisce il segretario dei dem sardi Piero Comandini all’indomani dell’ennesima prova di dialogo fallita tra i due pezzi del centrosinistra in vista delle regionali 2024.

La precisazione durante la conferenza stampa di presentazione della festa dell’Unità a Cagliari a cui parteciperà anche la stessa Todde, oltre alla segretaria Elly Schlein.

«Nessuna chiusura nei confronti di Rento Soru o di altri, né per quanto riguarda la presenza alla festa dell’Unità né per altri momenti di confronto che si possono costruire in altre occasioni», continua Comandini. Poi un altro messaggio a Soru: «Il confronto deve essere sul programma (e non sui nomi, ndr), non possiamo fare regali alla destra».

Il segretario dem chiede inoltre a Soru di non essere diffidente nei confronti di M5s: «Il Pd è stato il primo ad essere diffidente, ma in questi anni con Conte si è trasformato in un partito vero e proprio». L’alleanza, ribadisce Comandini, «ce la impone il sistema elettorale, ma anche il fatto che i pentastellati sono una formazione politica alternativa alla destra, con loro abbiamo fatto cinque anni di opposizione alla Regione e rappresentano una fetta di elettorato importante».

(Unioneonline/L)

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