«Concordo sulla necessità e l'opportunità, per la Regione Sardegna, di avere un proprio rappresentante al Parlamento europeo».

Così il ministro per gli Affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, dopo il via libera, da parte della commissione regionale sarda per l'Autonomia, al testo di proposta di legge nazionale per il collegio unico Sardegna alle elezioni europee, proposta che ora dovrà essere approvata dal consiglio regionale sardo.

Obiettivo del percorso legislativo è “separare” Sicilia e Sardegna in occasione del voto per il rinnovo del Parlamento Ue, ad oggi accorpate nell’unica circoscrizione “Italia insulare”. 

Il ministro Calderoli ha spiegato: «Mi trova d'accordo la richiesta dei consiglieri regionali della Regione Sardegna di una modifica della legge n. 18 del 1979 per prevedere l'istituzione della nuova circoscrizione "Sardegna" ed avere una diversa definizione dei collegi elettorali per le Europee, in quanto è evidente che il collegio unico “Sicilia - Sardegna” penalizza l'elezione di deputati sardi nel Parlamento europeo».

«Per cui – conclude Calderoli - sono disponibile a incontrare quanto prima la delegazione sarda per discutere modalità e tempi di avvio di una riforma del sistema di elezione dei membri al Parlamento europeo, che garantisca una adeguata rappresentanza politica alla Sardegna».

A Calderoli e al presidente della Camera Lorenzo Fontana aveva scritto, proprio in merito alla necessità di dotare la Sardegna di un proprio collegio per le europee, il presidente del Consiglio regionale Michele Pais, chiedendo proprio la disponibilità a un incontro proprio «per discutere i dettagli di questa riforma che dovrà essere approvata prima del prossimo appuntamento elettorale per il rinnovo del Parlamento europeo».

(Unioneonline/l.f.)

© Riproduzione riservata