«Ripopolare i piccoli Comuni sardi per risolvere il problema delle case»
Oppus, sindaco di Mandas e segretario Anci Sardegna: «Serve un’agenda per rendere disponibili alloggi e servizi. Così il problema abitativo non esisterebbe»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«I piccoli comuni sono pieni di case vuote: con pochi contributi sarebbero tutte disponibili e il problema della casa non esisterebbe». Per questo, serve «un’Agenda sarda per i piccoli comuni, il territorio e le aree rurali e montane».
Questa la proposta di Umberto Oppus, sindaco di Mandas e segretario generale di Anci Sardegna, in un post sui social a margine dell’Assemblea nazionale di Anci, tenutasi questa settimana a Bologna.
«Rileggendo e studiando i vari interventi all'Assemblea nazionale Anci –scrive Oppus – ho sentito suonare nuovi e ancor più preoccupanti campanelli d'allarme (per non dire vere e proprie sirene) per le piccole realtà e i territori dell'interno».
«Tra gli annunci – prosegue il post – la nuova agenda (europea, ma che sarà poi ribaltata sugli Stati membri), perché il 75% dei cittadini europei vive nelle grandi aree urbane e, secondo i burocrati di turno e i politici scarsamente illuminati, questo pone una serie di questioni collegate alla casa, ai trasporti, all’organizzazione stessa delle città».
Oppus però lancia una proposta di un’Agenda sarda per il ripopolamento. «Nel 1960 la Sardegna con 1.600.000 abitanti aveva la popolazione distribuita in maniera omogenea sul territorio sardo (quindi vissuto, non abbandonato e con problemi idrogeologici limitati). Oggi con gli stessi abitanti abbiamo prosciugato l'interno per creare (e rafforzare gli interessi di pochi) sui poli urbani di Cagliari e hinterland, Olbia e Arzachena, Sassari ed Alghero». «È il tempo delle scelte – conclude il post – ed è il tempo di di riscrivere il nostro futuro».
(Unioneonline)
