Dall'impeachment alla "collaborazione" con il Colle. L'ennesima giravolta di Luigi Di Maio è clamorosa, nel corso di un comizio a Napoli - il primo della chiamata in piazza fatta ai militanti per protestare contro il Colle - il capo politico pentastellato riapre i giochi.

"Spero nel voto prima possibile - dichiara Di Maio - ma siamo consapevoli che la situazione è difficile e siamo disponibili a collaborare con il presidente della Repubblica per risolvere la crisi. Lo faremo mantenendo una posizione coerente: un governo del cambiamento rassicurerebbe i mercati".

Una crisi, rivendica il capo politico M5S, "che non abbiamo voluto noi", creata da chi "ha fatto girare l'idea che questo governo volesse uscire dall'euro".

"Niente di più falso - rincara - e ora per rassicurare i mercati ci vuole un governo eletto dal popolo e noi siamo a disposizione per una soluzione ragionevole ma coerente con il nostro percorso". E ancora: "Una maggioranza in Parlamento c'è, si faccia un governo senza ricorrere a mezzucci"

Frenata invece sulla messa in stato d'accusa del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel mirino di pentastellati e Lega per aver stoppato la nomina di Paolo Savona a ministro dell'Economia, facendo saltare, questa l'accusa, il costituendo governo giallo-verde.

L'impeachment non si farà, spiega Di Maio, perché "Salvini, da cuor di leone, non lo vuole fare, quindi il tema non è più sul tavolo perché non ci sono i numeri".

Rumors non confermati da fonti ufficiali dicono che M5S e Lega sarebbero di nuovo al lavoro per riproporre il "governo del cambiamento". Lo schema è lo stesso, con il professor Giuseppe Conte a Palazzo Chigi, ma questa volta non ci sarebbe Paolo Savona all'Economia.

Salvini, però, ha ribadito che per lui il professore cagliaritano resta la prima scelta.

Nell'attesa degli eventi, il numero uno leghista ha puntato i riflettori sul Parlamento, sollecitandolo a far partire comunque i lavori, pur in assenza di esecutivo. Assicurando: "Non mollo, tanto al governo ci andiamo".

E in un video sul suo profilo Facebook è intervenuta anche Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, dicendosi "disposta a rafforzare la maggioranza" appoggiando un eventuale esecutivo giallo-verde.

Intanto, domani mattina al Colle è atteso Carlo Cottarelli per un nuovo incontro dopo quello odierno che si è concluso con un nulla di fatto.

Ma circola anche l'indiscrezione, che mister spending review potrebbe anche rinunciare all'incarico.

E sarebbe l'ennesimo colpo di scena di questi 86 giorni trascorsi dal voto del 4 marzo.

(Unioneonline/l.f.-L)

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