«L'istituto nazionale della previdenza sociale (Inps) riveste un ruolo essenziale nell'erogazione di prestazioni la cui domanda è in continua crescita. Ma la cronica carenza di personale – passato in Sardegna da 980 unità del 2013 a 658 del 2021 (-32 per cento) – ha raggiunto un livello critico tale da riverberarsi, oltre che sui carichi di lavoro degli organici attuali, sulla stessa efficienza dei servizi per i cittadini».

Così la deputata dell’Alleanza Verdi Sinistra Francesca Ghirra, che ha depositato una nuova interrogazione alla Ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone.

«Nonostante la situazione sia drammatica, le assunzioni previste sono del tutto insufficienti sia in termini di comparazione con le altre regioni d'Italia, sia in rapporto alle concrete necessità di funzionamento delle varie sedi locali sarde. La nostra regione è stata l'unica a non aver soddisfatto tutte le richieste di mobilità del personale: su un totale di 4.694 posti, le unità aggiuntive previste per l’Isola erano solo 41, pari allo 0,87 per cento del totale nazionale».

«Nonostante il concorso per 1858 consulenti di protezione sociale, la graduatoria finale di 5383 idonei, l'immissione in ruolo di ulteriori 4.843 unità previste, per la Sardegna i nuovi posti disponibili sono solo 63, a causa di una ripartizione iniqua e penalizzante che ha colpito, oltre la Sardegna, il Friuli Venezia Giulia e il Molise.» 

«Gli uffici territoriali della Sardegna hanno urgente bisogno di personale per poter continuare a garantire i servizi a cittadine e cittadini –denuncia la deputata – . Le richieste sono in costante aumento anche per via della grave crisi che affligge il tessuto sociale ed economico dell’Isola, ma la dotazione di nuovo personale prevista è del tutto inadeguata».

«La Ministra del Lavoro dovrebbe sapere – precisa ancora – che in Sardegna alcune sedi, come le direzioni provinciali di Cagliari e Sassari, sono drammaticamente sottodimensionate, mentre per altre – quali Carbonia, Senorbì, Lanusei, Macomer, Siniscola, Sorgono, Ghilarza, Alghero, Ozieri e Tempio Pausania –, non è prevista alcuna integrazione di personale» continua. «Come si può pensare di lasciare interi territori privi di presidi fondamentali, costringere cittadine e cittadini a raggiungere gli uffici presenti in altri comuni per poter sbrigare le proprie pratiche e caricare i dipendenti di extra lavoro a causa della mancanza di personale?».

«Ho presentato una nuova interrogazione alla Ministra Calderone per capire come intenda operare per mantenere le promesse fatte dal Sottosegretario Durigon a novembre, tenendo conto delle esigenze dei territori e riequilibrando la dotazione di personale nelle varie sedi al fine di preservare la capillarità territoriale degli uffici», la conclusione. «L'ampliamento della platea dei vincitori di concorso consentirebbe, peraltro, a tante e tanti idonei sardi che in questi giorni sono stati assegnati a uffici di regioni lontane, di poter rimanere a lavorare sull'Isola, senza doversi separare dalle proprie famiglie e dai propri cari o essere persino costretti a rinunciare al posto di lavoro».

(Unioneonline/v.l.)

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