Manca poco alle elezioni regionali del 24 febbraio e per gli universitari sardi residenti in Sardegna che studiano in altre regioni o all'estero si ripropone, puntualmente, il solito problema.

Gli studenti isolani - unici in Italia - non hanno diritto alle agevolazioni sui mezzi di trasporto per raggiungere il proprio comune ed esercitare il diritto di voto.

"Come studenti fuorisede ci viene negato il diritto e l'accesso al voto per ogni tornata elettorale, e la cosa che dà più fastidio è sapere che le agevolazioni ci sono anche per due regioni magari una attaccata all'altra", si sfoga Gabriele Sotgia, dorgalese, studente di Politiche europee e internazionali alla Cattolica di Milano.

Il giovane deve decidere se spendere o meno circa 140 euro per esercitare il suo diritto/dovere. Ed è anche fortunato, rispetto ad altri. Perché chi vive a Roma e Milano può almeno usufruire delle tariffe in continuità aerea.

"Penso a chi studia a Pavia, Torino, Bologna, che dovrà spendere anche di più. Io faccio parte della generazione Erasmus, ho studiato a Dublino: sogno un'Europa e un'Italia unite, ma queste sono cose che dividono", aggiunge Sotgia.

L'appello alla prossima Giunta regionale è di istituire delle agevolazioni per non far sentire i sardi cittadini di serie B.

(Unioneonline/L)
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