Slitta al prossimo anno la decisione del giudice sulla richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla Procura nei confronti dell'ex parlamentare Pierpaolo Vargiu e degli esponenti dei Riformatori Sardi, Attilio Dedoni, Franco Sergio Pisano e Gavino Cassano.

I quattro sono accusati di peculato nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Cagliari sui fondi destinati ai gruppi consiliari della XIII legislatura del Consiglio Regionale, dal 1999 al 2013, perché sospettati di aver speso in maniera illegittima una parte dei soldi destinati alle spese istituzionali del gruppo.

Il mese scorso, Pierpaolo Vargiu si era fatto interrogare per oltre due ore davanti al Gup Giampaolo Casula, assistito dal difesore Marco Lisu.

Al termine aveva consegnato una lunga memoria con documenti per giustificare il circa milione di euro che il pm Marco Cocco gli contesta in qualità di tesoriere del gruppo dei Riformatori.

Oggi, il magistrato che sostiene l'accusa ha depositato una relazione della Guardia di Finanza e dei Carabinieri che ridimensiona la contestazione a circa 600mila euro. Ma la difesa ha chiesto al giudice di poter esaminare quella relazione, ragion per cui il Gup Casula ha concesso un rinvio al 15 gennaio.

Quel giorno potrebbe così iniziare la discussione. Il Gup deve decidere anche sulla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura nei confronti di Attilio Dedoni (dubbi su 83mila euro), Franco Sergio Pisano (50mila) e Gavino Cassano (5mila), tutti esponenti dei Riformatori accusati e di Vargiu in qualità di tesoriere.

I difesi sono Luigi Concas, Leonardo Filippi, Andrea Chelo, Francesco Atzeni, Marco Lisu e Daniela Cicu. Complessivamente l'indagine sui fondi ha coinvolto pressoché tutti i gruppi della XIII e XIV legislatura mettendo sotto inchiesta un'ottantina di consiglieri regionali per le spese sostenute ritenute illegittime. Alcuni procedimenti si sono già chiusi con condanne e assoluzioni, ma la maggior parte dei procedimenti pende ancora nei vari gradi di giudizio.
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