«Un buon disegno di legge, che potrà essere migliorato in Consiglio». Così l’assessore al Bilancio Giuseppe Meloni a proposito della prima manovra della legislatura da oggi ufficialmente all’esame della terza commissione.

Tra poco l’esponente della Giunta Todde illustrerà il testo nel parlamentino. L’assessore confida in un’accelerazione, anche per scongiurare il ricorso al quarto mese di esercizio provvisorio. Infatti, ha dichiarato a margine dei lavori, «se dovessimo andare alla prima settimana di aprile, si potrebbe procedere in gestione provvisoria senza ricorrere al quarto mese».

Sarà comunque difficile evitare l’esercizio provvisorio di bilancio per la quarta volta. In ogni caso, il via libera dovrebbe arrivare prima di Pasqua. Tornando al testo, «si tratta di una manovra ambiziosa nonostante i tagli del Governo, una finanziaria progressista perché presta molta attenzione alle fasce più deboli, al mondo dell’istruzione e dell’università, del lavoro e delle politiche sociali. Politica perché ci sono già i segnali del nostro piano regionale di sviluppo». La massa manovrabile è abbastanza ridotta: «Appena trecento milioni per il 2025, 900 sul triennio».

Meloni non ha ancora cominciato l’illustrazione del testo. La commissione Bilancio è stata sospesa per una serie di verifiche su alcune norme intruse.

«La finanziaria arriva con grande ritardo», è la posizione di Aldo Salaris dei Riformatori, «e presta pochissima attenzione alle esigenze degli enti locali. Chiederemo che venga implementato il fondo unico».

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