lo spoglio
09 giugno 2024 alle 19:22aggiornato il 10 giugno 2024 alle 01:06
Elezioni europee, i risultati Stato per Stato
Come è andato il voto negli altri Paesi membri dell’UePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Non solo l’Italia ai seggi (LEGGI) per le elezioni europee. Ecco come è andato il voto per il parlamento di Bruxelles negli altri Paesi membri dell’Ue. Tra parentesi il numero di eurodeputati che elegge ogni Stato.
- Germania (96): i cristiano-democratici Cdu/Csu sono il primo partito, al 29,6% (nel 2019 era al 28,9%), l’ultradestra Afd cresce al 16,4% e supera i socialdemocratici Spd che scendono al 14%. Poi: Verdi al 12%, i liberali al 5%, il nuovo partito di Sara Wagenknecht BWS al 5,7%. Linke si ferma sotto il 3%.
- Francia (74): trionfa il Rassemblement National di Marine Le Pen, che supera il 30% e “doppia” i voti del partito del presidente Emmanuel Macron. Dopo la debacle il presidente ha annunciato elezioni anticipate, con voto il 30 giugno e 7 luglio.
- Spagna (54): il Partito Popolare è il primo partito con il 32,4% dei voti e 21-23 seggi (attualmente sono 13), con un vantaggio di 2 punti sui socialisti Psoe, che resterebbe al 30,2% e fra 20 e 22 eurodeputati. Vox, con il 10% si conferma terza forza politica, con 6 seggi (ne aveva 4).
- Polonia (51): la Coalizione civica (Ko) del premier Donald Tusk è davanti al parito Diritto e Giustizia (PiS) nei primi exit pol: Popolari al 38%, Conservatori al 33,9%.
- Romania (32): Netta la vittoria della Coalizione Nazionale (Cn) formata da Socialdemocratci e liberali che, secondo i primi exit-poll hanno raccolto circa il 54% delle preferenze. Al secondo posto il partito di estrema destra dell'Aur staccato però di 40 punti percentuali (14%).
- Olanda (26): i liberali di Renew Europe e Identità e democrazia avrebbero 7 seggi, i Verdi ed S&D 4, Sinistra 1, Ecr 1, altri 1. Il primo partito risulta la coalizione tra Verdi e laburisti al 21,6% seguita dal Pvv di Geert Wilders al 17,7%, il Vvd (il partito di Mark Rutte) si è piazzato al terzo posto all'11,6%. Cristiano democratici al 9,7%.
- Belgio (21): Voto amaro per il premier belga Alexander De Croo. Il suo partito, Open VLD, ha perso smalto, sia in termini di seggi che di preferenze, provocando un terremoto nella fragile coalizione di governo. De Croo, in lacrime, ha annunciato le dimissioni. In Belgio, infatti, oltre alle Europee si votava anche per le elezioni federali e locali. In generale, le sigle di destra e di destra estrema hanno guadagnato terreno, sebbene meno di quanto paventato sino all'apertura delle urne.
- Portogallo (21): i primi exit poll danno un pareggio tra Partito socialista e i conservatori di Alleanza democratica, con un leggero vantaggio per i socialisti (in una forchetta che va dal 28% al 34%). Seguono Iniziativa liberale e il partito di estrema destra Chega, anche in questo caso in parità e con un leggero vantaggio dei liberali (tra 8% e 12%).
- Rep. Ceca (21): secondo i primi dati vince il movimento populista Ano (Azione del cittadino scontento) dellïex premier Andrej Babis, seguito dalla coalizione Spolu (Insieme) formata da tre partiti di governo. Il partito di Bais avrebbe ottenuto il 28% dei voti e può sperare in 5-7 seggi nel Parlamento europeo, mentre alla coalizione Spolu - con il 26% - andrebbe un numero di seggi compreso tra 5 e 7.
- Grecia (21): i conservatori di Nea Dimokratia verso la vittoria, con oltre il 27% dei voti. Al secondo posto Syriza, con circa il 15%, segue il Pasok con il 12,9%. Il partito di Ellinikì Lisi (Soluzione greca) è al 9,6% e i comunisti del Kke al 9,4%%.
- Ungheria (21): battuta d'arresto per il premier Viktor Orban: il suo partito, Fidesz, si è piazzato primo con il 43,7% dei voti ma in calo di circa otto punti rispetto a cinque anni fa. Fa incetta di voti Tisza, partito dell'ex dirigente di Fidesz, Peter Magyar, che si è aggiudicato il 31% dei consensi.
- Svezia (20): la maggioranza dei seggi (5) va ai socialdemocratici che si portano al 23,1%. Al partito moderato, che sale al 17,3%, vanno 4 seggi. I verdi al 15,7% ottengono 3 seggi. Sinistra al 10,7% (2 seggi). Superano la soglia anche i democratici-cristiani (Ppe) al 6,1%, cui spetta un seggio.
- Austria (18): stando alle prime proiezioni, la maggioranza dei seggi in palio andrà al gruppo ID (6 in tutto), grazie alla vittoria del partito di ultradestra Fpo. A seguire, a pari merito, il Ppe e S&D (5 ciascuno). In terza posizione, appaiati, i Verdi e i Liberali, con 2 seggi a testa.
- Bulgaria (17): i conservatori del Gerb sono il primo partito con oltre il 26,2% seguiti dai liberali del Pp con il 15,7%. Conquistano seggi al Pe anche Dps (11,7%), Bsp (9,7%) e Itn (6,4%).
- Danimarca (15): secondo gli exit poll, il partito di opposizione di Verde Sinistra si è assicurato il primo posto con il 18% di consensi, battendo i socialdemocratici del primo ministro Mette Frederiksen al secondo posto con il 15%. I due principali partiti ottengono entrambi tre seggi al Pe.
- Slovacchia (13): in testa i liberali europeisti di Slovacchia progressista, con il 28%, seguiti da Smer, il partito di governo e del premier Robert Fico, fermo al 25%. Al terzo posto l'ultra-destra di Republic, con il 13%.
- Finlandia (13): il partito conservatore al governo Kok-Epp, ottiene circa il 25%, seguito dal partito di sinistra Vas-Left con il 18,3%. Al terzo posto i Social Democratici (Sdp-S&D) con il 15,6% e al conteso quarto posto i Verdi e il partito di centro entrambi intorno all'11%. I nazionalisti “Veri Finlandesi” sotto il 7%.
- Irlanda (11): testa a testa tra Finn Gael (centrodestra) e Fianna Fail (repubblicani) entrambi attestati attorno al 16%. Il Sinn Fein (indipendentisti, sinistra) terza forza al 12%.
- Croazia (11): I conservatori di Andrej Plenković si sono confermati alle Europee primo partito nazionale, con oltre il 33% dei voti e sei seggi all'Assemblea di Strasburgo dei dodici riservati al Paese, due in più rispetto a cinque anni fa.
- Lituania (11): Unione patriottica-Cristiano-democratici, il partito della premier Ingrida Simonyte, avrebbe raccolto la maggioranza dei voti (20,92%) alle elezioni europee. Al secondo posto i socialdemocratici con il 17,67%.
- Lettonia (8): tre seggi al Partito Popolare europeo (Ppe), altri tre dal gruppo dei Conservatori e Riformisti (Ecr), uno dai Socialisti&Democratici (S&D), uno da Renew Europe e uno, per la prima volta, dai Verdi.
- Slovenia (8): quattro eurodeputati ai conservatori del Partito democratico (Sds), la principale forza d'opposizione guidata dall'ex premier Janez Jansa, mentre due vanno al Movimento Libertà, il partito liberale del premier Robert Golob.
- Estonia (6): il partito di opposizione di centrodestra Isamaa ha vinto le elezioni europee in Estonia (21,5%), seguito dal Partito socialdemocratico (19,3%). Solo terzo, con il 17,9% delle preferenze, il Partito riformista della premier Kaja Kallas, seguito dai populisti euroscettici di EKRE (14,9%) e dal Partito di centro (12,4%).
- Cipro (6): II conservatori del Raggruppamento democratico, Disy (Ppe) si confermano primo partito con il 23,80% e conquistano due seggi al Pe. Poi un seggio a testa a: Partito Riformatore dei Lavoratori Akel (Sinistra) al 23,1%, Fidias (indipendente) al 14,7%; Partito democratico Diko all'11,8% (S&D); estrema destra del Fronte Popolare Nazionale Elam al 10,4%.
- Malta (6): in testa il Partito laburista del primo ministro Robert Abela (in S&D) che scendeperò al 44,67% e conquista tre seggi. Il partito azionalista (nel Ppe) di Roberta Metsola sale al 42,52% (dal 37,9%) e passa da 2 a 3 seggi.
- Lussemburgo (6)
(Unioneonline)
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