Non un elenco di nomi riempilista ma una «squadra unita dalla serietà dell'impegno politico e della trasparenza dell'operato». Scendono in campo così i candidati del Partito Democratico gallurese, in corsa per le elezioni regionali nella coalizione a sostegno di Alessandra Todde, che, stamattina a Olbia, hanno presentato curricula e intenzioni.

Quasi tutti amministratori comunali, tra cui la capogruppo di Olbia Democratica nel Consiglio comunale di Olbia, Ivana Russu, in lizza anche il consigliere regionale uscente Giuseppe Meloni  e il presidente di Anci Sardegna, Emiliano Deiana. Tra i sei, la consigliera comunale di Santa Teresa, Tiziana Cirotto, il collega di Arzachena, Fabio Fresi, e una giovane leva, Claudia Filippeddu, ventinovenne di Arzachena.

Punta alla credibilità, Giuseppe Meloni, forte «della coerenza del suo partito dimostrata in Consiglio regionale, che non ha mai fatto campagna acquisti o popolato altri gruppi». Amministratrice dal 2011, Ivana Russu vuole «portare la sua battaglia a livello regionale: il centrodestra gallurese in Regione non ha mai alzato la testa per rivendicare le necessità del nostro territorio». Presidente di Anci Sardegna da sette anni ed ex sindaco di Bortigiadas per quindici, Emiliano Deiana crede nell'esigenza di «riprendere il dialogo con le fasce più fragili della comunità, lottando contro la marginalità, le povertà crescenti, lo spopolamento e il depauperamento dei servizi».

Per tutti, l'antagonista è una destra che ha disatteso tutte le promesse fatte nel 2019 e che ha fallito tutti gli obiettivi della legislatura, dalla sanità ai trasporti, dalle infrastrutture all'istruzione. E sul Progetto Sardegna di Renato Soru, uno dei quattro candidati alla presidenza della Regione: «Assente dal partito nei momenti di difficoltà, ora corre, contro tutto e tutti, per una "rivoluzione gentile” che di gentile non ha nessuna caratteristica». 

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