Ecco gli stipendi dei super managerOltre 600 mila euro al capo della Polizia
Il ministro della Pubblica amministrazione Filippo Patroni Griffi ha consegnato alla Camera un primo elenco dei manager della Pubblica amministrazione che guadagnano più di 294 mila euro. Lo stipendio più alto è quello del capo della Polizia, Antonio Manganelli: 621.253,75 euro.Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La lista consegnata alle commissioni Affari costituzionali e Lavoro della Camera dal ministro Filippo Patroni Griffi non è completa, dal momento che mancano gli eventuali stipendi cumulati dai manager pubblici che ricoprono diversi incarichi. Inoltre, se è vero che ciascun ministero (incluso Palazzo Chigi) ha consegnato i dati di sua competenza, mancano ancora quelli di alcuni enti pubblici. Il capo della Polizia Antonio Manganelli, dunque, è primo in 'classifica' per lo stipendio più alto, ma non è detto sia il più 'ricco' tra i dirigenti dello Stato, dal momento che alcuni colleghi potrebbero superarlo sommando le retribuzioni ricevute per i diversi incarichi. Ad ogni modo, tutti i nomi nella lista consegnata dal governo al Parlamento, andranno incontro alle riduzioni di stipendio previste dal decreto attualmente all'esame delle Camere, che fissa un tetto retributivo a 294 mila euro. Restano esclusi i dirigenti degli organi costituzionali (Quirinale, Parlamento, Corte costituzionale) e quelli degli enti locali.
I SUPER MANAGER - Tra i 'super-manager' alle dipendenze dei ministeri che percepiscono uno stipendio superiore a quello del primo presidente della Corte di Cassazione, il più 'ricco' è il Ragioniere generale dello Stato Mario Canzio, seguito dal capo di Gabinetto del ministero dell'Economia, Vincenzo Fortunato: entrambi superano i 500 mila euro. Via XX Settembre comunica che lo stipendio di Canzio è di 562.331,86 euro, mentre quello di Fortunato è di 536.908,98 euro. Segue il direttore dei Monopoli di Stato Raffaele Ferrara, con 481.214,86 euro. Attilio Befera da direttore della Agenzia delle entrate riceve 304.000 euro (dal 24 giugno 2011), Marco Di Capua, vicario del Direttore generale, 305.558 euro (al netto del contributo di solidarietà). Mentre il direttore generale dell'Agenzia del territorio Gabriella Alemanno ha uno stipendio di 307.211 euro (al netto del contributo di solidarietà).
Sopra i 400 mila anche il segretario generale del ministero degli Affari esteri, Giampiero Massolo, cui spetta una retribuzione di 412.560 euro. E pure i vertici della Difesa: il Capo di Stato maggiore della Difesa, generale Biagio Ambrate Abrate (482.019,26 euro), il Capo di Stato maggiore dell'Esercito, generale Giuseppe Valotto (481.021,78 euro), il Capo di Stato maggiore della Marina, Bruno Branciforte (481.006,65 euro), il Capo di Stato maggiore dell'Aeronautica, Giuseppe Bernardis (460.052,83 euro), il Segretario generale della difesa Claudio de Bertolis (451.072,44 euro). Il capo di Gabinetto del ministero degli Interni, Giuseppe Procaccini, prende 395.368,40 euro. Il capo dipartimento del ministero delle Politiche agricole Giuseppe Serino ha uno stipendio di 300.753 euro e il direttore generale Ambrosio Giuseppe si ferma a 297.500 euro.
E' già al di sotto del tetto di 294 mila euro, seppur di poco, il capo dipartimento giustizia minorile Bruno Brattoli, con 293.029,60 euro. Mentre nessun dirigente del ministero dello Sviluppo economico ha percepito un trattamento economico che supera il tetto.