«Restituire a Nuoro il ruolo che spetta di diritto a questa città, facendola uscire dall'immobilismo degli ultimi decenni». Giuseppe Luigi Cucca, candidato sindaco con un'aggregazione civica che comprende i principali partiti di centrodestra, è pronto alla sfida per conquistare il capoluogo barbaricino e battere la coalizione del campo largo in corsa con il deputato del M5s Emiliano Fenu.

Davanti ai giornalisti, l'aspirante primo cittadino ha subito chiarito: «Vorrei sottolineare che la nostra non è un'aggregazione di centrodestra, io la chiamerei soltanto l'aggregazione di persone che hanno a cuore questa città e vorrebbero migliorarla. Avevo lanciato un appello già da parecchio tempo alle forze politiche - ricorda - non pensavo di candidarmi ma mi volevo mettere a disposizione. Nuoro mi ha dato tanto, non solo nella politica, ma anche nella professione, adesso è arrivato il momento di restituire qualcosa».

Avvocato, già parlamentare, segretario regionale del Pd ed ex vice capogruppo al Senato di Italia Viva, Cucca è l'attuale segretario di Azione in Sardegna. E ora punta al governo della città di Nuoro.

Città che «era un punto di riferimento per l'intera Sardegna sotto diversi aspetti. In primis - sottolinea - per la cultura, ultimamente un po' è scaduta, ma anche per la politica e i territori vicini. Il nostro sforzo e impegno - assicura - andrà in questa direzione».

Con Cucca in conferenza stampa c'erano anche il segretario regionale di Forza Italia Pietro Pittalis e l'ex assessore regionale ai Lavori pubblici Pierluigi Saiu di Siamo Nuoro. «È un battesimo dell'alleanza larga, partita come centrodestra, ma che ora raccoglie tutte le forze che non appartengono al campo largo e vogliono migliorare la condizione di Nuoro - spiega il dirigente azzurro - È la convergenza delle forze responsabili presenti nella città per creare un progetto che rappresenta il riscatto della nostra comunità».

«Un'alleanza non contro - precisa Pittalis - ma per fare le cose. A partire dall'urbanistica, dal degrado che vivono le periferie, il problema dei commercianti del centro, la mancanza di attrezzature sportive, il recupero dell'università, la valorizzazione del Monte Ortobene, dei nostri siti archeologici ambientali e culturali, la zona di Prato Sardo: tante le incompiute».

(Unioneonline)

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