Luigi Di Maio ospite su La7 a "Non è l'Arena" difende il Documento di programmazione economico-finanziaria varato dal Governo Conte.

"Noi siamo una grande squadra che finché resta unita farà sempre grandi cose. Per la prima volta dopo tanti anni abbiamo messo al centro del tavolo non i numeri ma i cittadini", ha detto il vicepremier e capo del Movimento 5 Stelle rispondendo alle domande di Massimo Giletti.

Aggiungendo: "Mi sento fare la morale da quei signori lì, perché si sta facendo deficit. Ma si sta facendo un deficit che non è difforme da quelli precedenti, ma con una differenza: quelli lo facevano per le banche, noi per i cittadini".

Ancora, Di Maio ha rinnovato la fiducia al ministro delle Finanze Tria, assicurando: "Nessuno gli ha

mai chiesto di dimettersi. Abbiamo fatto più riunioni in questi mesi e avevamo sempre chiesto a

Tria di fare più scenari".

Il ministro del Lavoro ha parlato anche del caso che ha coinvolto il portavoce del governo Rocco Casalino, "beccato" a offendere e minacciare i tecnici del Mef al telefono.

"Sappiamo tutti che ci sono tecnocrati che ci remano contro, ma questo vale per tutti i ministeri, non solo per il Mef", ha spiegato Di Maio. E, sull'audio dell'ex concorrente del Grande Fratello che ha scatenato un vespaio di polemiche, ha precisato: "L'establishment dice 'vergogna' ma ad ascoltare la gente per strada Casalino ha detto quello che tutti pensavano".

Infine, una battuta sul suo rapporto con l'alleato Matteo Salvini: "Salvini sa che solo una cosa non mi deve chiedere: non mi deve mai chiedere garanzie per Berlusconi, perché non ci sono garanzie per Berlusconi".

(Unioneonline/l.f.)

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