Un risultato incredibile anche solo da pensare: il referendum per la depenalizzazione della cannabis ha raggiunto le 333mila firme in tre giorni.

Continua dunque inesorabile la corsa verso quota 500mila firme, che non pareva facile da raggiungere entro il 30 settembre – il termine previsto per legge - visto che è possibile firmare solo da tre giorni.

L’eventuale consultazione referendaria si terrà a primavera 2022.

Da oggi è possibile firmare online anche senza Spid o Carta d’identità elettronica grazie a TrustPro, un servizi che costa tre euro e “consente firme elettroniche qualificate in Europa”, fa sapere il comitato promotore.

"Visto lo straordinario successo della campagna raccolta firme online - prosegue il comunicato dei promotori - rinnoviamo l'appello al Governo affinché non ci siano discriminazioni in termini di tempo per il deposito delle firme in Cassazione. La firma digitale è solo il primo passo, adesso occorre raccogliere i certificati elettorali di chi ha sottoscritto".

Ancora: "Dopo aver ampliato la platea degli autenticatori e istituito la firma digitale, il Governo non può non estendere al 30 ottobre i tempi per la consegna delle firme. Sarebbe un ritorno agli 'irragionevoli ostacoli' al godimento dei diritti civili stigmatizzati dalle Nazioni unite a seguito del ricorso di Mario Staderini. Auspichiamo che i ministri Cartabia e Lamorgese chiariscano quanto prima i termini degli impegni presi con l'ordine del giorno di Riccardo Magi", dichiara Marco Perduca dell'Associazione Luca Coscioni e Presidente del comitato promotore referendum.

Il Referendum Cannabis è promosso dalle Associazioni Luca Coscioni, Meglio Legale, Forum Droghe, Società della Ragione e Antigone, hanno aderito anche rappresentanti dei partiti +Europa, Possibile e Radicali italiani.

(Unioneonline/L) 

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