Decadenza, Todde ripensa al Tar per evitare le urne
Gli avvocati preparano il ricorso contro la sentenza del Tribunale di Cagliari ma progettano anche i passi successiviPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Magari Alessandra Todde decadrà, ma il provvedimento finale potrebbe arrivare quando la legislatura è già terminata. Fuori tempo massimo. Almeno, questo è ciò a cui punta il collegio difensivo della presidente della Regione, arricchito negli ultimi giorni dei pareri di importanti avvocati processuali civilisti di livello nazionale, che hanno obbligato tutto il pool a rivedere la strategia.
Sinora si è lavorato in ogni modo per contrastare quanto disposto a gennaio nell’ordinanza ingiunzione del collegio elettorale di garanzia istituito presso la Corte d’Appello di Cagliari: ovvero, l’ingiunzione di versare quarantamila euro a titolo di sanzione per le irregolarità riscontrate nella rendicontazione delle spese elettorali, e, in secondo luogo, «la trasmissione dell’ordinanza ingiunzione al presidente del Consiglio regionale, per quanto di sua competenza, in ordine all’adozione del provvedimento di decadenza di Todde dalla carica di presidente della Regione Sardegna, nonché alla procura della Repubblica, stante le anomalie nelle dichiarazioni depositate».
Contro l’ordinanza, Todde ha presentato ricorso al tribunale civile. Ricorso rigettato con sentenza del 22 maggio (notificata il 28) della prima sezione civile del Tribunale di Cagliari presieduto da Gaetano Savona. Questa decisione conferma sostanzialmente quanto scritto nell’ordinanza del collegio di garanzia.
Ora il pool difensivo è impegnato nella preparazione del ricorso in Appello. Se anche questo darà esito negativo, si ricorrerà alla Corte di Cassazione. Che potrebbe pronunciarsi magari alla fine dell’anno, o all’inizio del 2026. Ecco perché nei corridoi del palazzo del Consiglio regionale soprattutto gli esponenti del centrodestra parlano con insistenza di elezioni anticipate entro la prossima estate. Il Campo largo invece frena: «Finché ci siamo, governiamo. In ogni caso la presidente ha tutte le carte in regola per difendersi».
L’articolo di Roberto Murgia su L’Unione Sarda oggi in edicola e sull’App Unione Digital