Si annuncia infuocata la seduta di domani del Consiglio Regionale sul ''caso decadenza Todde''. In aula sarà discussa la mozione che impegna la Giunta a sollevare il conflitto di attribuzioni con lo Stato davanti alla Corte Costituzionale.

La mozione, nel dettaglio, impegna la presidente e la Giunta «a deliberare tempestivamente la proposizione di un ricorso della Regione dinanzi alla Corte Costituzionale per conflitto di attribuzioni tra enti, al fine di ottenere una pronuncia a tutela della posizione e delle prerogative costituzionali degli organi regionali di direzione politica». La tesi di fondo è che lo Stato non sarebbe competente a esprimersi sulla decadenza della presidente della Regione.

«C'è un vuoto normativo da colmare a tutela degli elettori», le parole del presidente del Consiglio Regionale Piero Comandini, che spiega così il senso della mozione proposta dalla maggioranza che invita a “ripristinare la legalità violata” - come si legge testuale, in due punti. «La decadenza di un Governatore - dice Comandini - non può determinare lo scioglimento dell'intera Assemblea».

Le opposizioni annunciano invece già battaglia in quanto ritengono il testo, proposto dalla maggioranza, «irricevibile».

Non piacciono soprattutto i toni, in particolare i passaggi sulla ''legalità violata''.

(Unioneonline)

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