Ultimatum al segretario del Partito democratico.

A lanciarlo è Matteo Salvini, oggi a Milano per la presentazione del candidato sindaco del centrodestra Luca Bernardo.

"Sul Ddl Zan aspetto una telefonata di Letta", ha detto il leader del Carroccio, che si augura che il confronto con Enrico Letta avvenga "prima di andare allo scontro in aula", e che il segretario Dem "raccolga l'invito al dialogo, non tanto di Salvini quanto del Papa, e quindi si tolga dal testo quello che divide: gender nelle scuole e la censura della libertà di opinione e di parola. E approviamo delle pene pesanti per chi offende e discrimina".

Il riferimento è agli articoli 1, 4 e 7, da giorni al centro dello scontro politico.

"Se così non fosse - ha aggiunto il segretario della Lega -, se volesse andare allo scontro, vuol dire che sarà lui ad affossare la sua legge". 

Non si placano, dunque, le polemiche e le tensioni sul disegno di legge contro l'omotransfobia. 

L'esame del testo riprenderà martedì al Senato, dopo che l’aula ha respinto le pregiudiziali di costituzionalità.

Il Pd mantiene il proprio no alla modifica della norma già approvata dalla Camera e punta a farla passare senza cambiamenti anche al Senato.

Dovrà però fare i conti non solo con il margine strettissimo di voti disponibili per l'approvazione della legge, ma anche con un possibile fronte interno: alcuni senatori, capeggiati da Andrea Marcucci, stanno infatti tentando l'ultimo pressing per una mediazione del partito con le posizioni di Italia Viva di Matteo Renzi e dello stesso Salvini.

(Unioneonline/F)

© Riproduzione riservata