Gianni Chessa è pronto a fare il candidato sindaco a Cagliari. L'assessore regionale uscente, per cinque anni titolare del Turismo nella Giunta di Christian Solinas, l'ha detto nella puntata di "A tu per tu" su Radiolina. «Se diventassi primo cittadino, farei il più grande piano dei parcheggi mai concepito», ha annunciato l'esponente del Psd'Az, il più votato del centrodestra alle elezioni del 25 febbraio con 5.779 preferenze, terzo nell'Isola dopo Desirè Manca (M5s) e Giuseppe Meloni (Pd).

La candidatura di Alessandra Zedda

La candidatura di Chessa l'ha proposta ieri il Psd'Az nel tavolo di coalizione, dal quale sono venuti fuori cinque nomi in tutto: i Riformatori hanno indicato Franco Meloni; Sardegna al centro/venti20 ha puntato su Alessandro Balletto; Forza Italia ha proposto Edoardo Tocco.

Poi è spuntata la candidatura di Alessandra Zedda, in rotta di collisione col partito azzurro e considerata vicina alla Lega. Anche se il suo nome è stato lanciato dalla  parte centrista della coalizione. 

Rischio rottura del Psd’Az

In queste ore il nome di Zedda è addirittura finito in cima alla lista dei papabili. Chessa su Radiolina ha frenato:  «Alessandra è un'amica - ha detto - ma nulla è deciso». E se lui rallenta sull’ipotesi, il Psd’Az in queste ore potrebbe alzare un muro: a non piacere ai Quattro mori è stata la modalità di proposizione del nome dell’ex assessora, spuntato al termine della riunione di coalizione a Oristano e neanche fatto dai rappresentanti della Lega presenti. Si è registrata una convergenza di vari partiti, ma se gli alleati dovessero insistere, in queste ore si profila la rottura: il Psd’Az potrebbe uscire dalla coalizione e lasciare le realtà territoriali (quindi anche Sassari e Alghero, dove c’è sintesi sul Rettore Gavino Mariotti e su Marco tedde) libere di decidere con chi dialogare, senza vincolo di schieramento. Tradotto: si riaprirebbe l’opzione di un accordo con il centrosinistra. Ma questo potrebbe anche essere un argomento per alzare la posta su Cagliari. 

L’analisi 

Con lo sguardo rivolto verso le Regionali, Chessa ha spiegato che è stato «giusto non candidare Christian Solinas, perché c'erano dei problemi». L'esponente sardista non li ha specificati, ma quando gli è stato chiesto se c'entrassero le indagini a carico del governatore uscente, l'assessore non è entrato nei dettagli e si è limitato a ribadire la non opportunità della corsa bis di Solinas.

L’ex assessore sardista, in riferimento agli assetti interni nei Quattro Mori, pronti ad andare a congresso nelle prossime settimane, ha sostenuto di essere favorevole a un cambio al vertice. Nel Psd'Az, Solinas è il segretario nazionale uscente: «Lui ha delle qualità. Ma quando si perde, come in tutti i partiti, si può cambiare. L’importante è avere una squadra pronta». E non è detto che adesso ci sia. 

(Unioneonline/Al.C.- E.Fr.)

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