Elly Schlein, 37 anni, nuovo segretario del Pd, è nata nel Canton Ticino in Svizzera. I suoi genitori sono entrambi professori universitari: il padre è un politologo americano discendente di una famiglia ebraica ashkenazita proveniente dall'odierna Ucraina, la madre è una giurista, figlia di Agostino Viviani, avvocato antifascista, senese della Pantera, e senatore del Partito Socialista negli anni Settanta.

I suoi due fratelli più grandi sono Benjamin, che insegna matematica all'Università di Zurigo, e Susanna, diplomatica all'ambasciata di Atene, recentemente vittima di un attentato anarchico.

Dopo la maturità conseguita a Lugano si è trasferita a Bologna, città di origine della mamma, dove ha studiato prima al Dams, poi si è laureata in giurisprudenza con una tesi sulla rappresentazione dei migranti in carcere. Prima di dedicarsi alla politica attiva in Italia ha partecipato, come volontaria, alle due campagne che hanno portato all'elezione alla presidenza degli Stati Uniti di Barack Obama.

Nel 2014, dopo l'esperienza di OccupyPd seguita alla mancata elezione di Prodi e all'impegno al fianco di Pippo Civati nel congresso, si è candidata al parlamento europeo, dove è stata eletta e si è occupata soprattutto di immigrazione, giustizia fiscale, ambiente e lotta alle mafie.

Uscita dal Pd in epoca renziana, nel 2022 Enrico Letta l'ha chiamata per guidare l'apertura al mondo progressista delle liste del Pd, entrando alla Camera. La sua re-iscrizione al Partito è piuttosto recente: solo nei mesi scorsi ha ripreso la tessera al circolo della Bolognina, dove era di fatto cominciata l'esperienza di OccupyPd e la sua scalata al parlamento europeo.

Ha una compagna che, dice, «non è un personaggio pubblico e non vuole diventarlo». Suona la chitarra ed è una cultrice del festival di Sanremo.

(Unioneonline/s.s.)

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