Botta e risposta al veleno tra Roberto Saviano e Matteo Salvini.

Casus belli, le parole del leader della Lega e ministro dei Trasporti sulla vicenda di Carola Rackete, capitana della nave Sea Watch 3 che “disubbidì” al divieto di attracco imposto proprio da Salvini quando era al Viminale conducendo in porto un gruppo di migranti. 

«Dallo speronare motovedette italiane della Guardia di Finanza alla candidatura con la sinistra è un attimo. Auguri, viva la democrazia!», ha scritto Salvini, con riferimento alla possibile candidatura della Rackete tra le fila di Linke, partito di sinistra tedesco, alle prossime Europee. 

Frasi che hanno suscitato la reazione dell’autore di Gomorra, che ha commentato sui social: «Che faccia tosta! Ma quando passerà al Ministro della Mala Vita il vizio di mentire? In ogni sede, anche in sede giudiziaria, è stato chiarito che Carola Rackete non ha mai compiuto nessun atto ostile e che anzi ha agito nel rispetto della vita umana. Il Ministro della Mala Vita, invece, accusato di diffamazione aggravata nei confronti di Carola Rackete, è stato protetto dai suoi sodali in Parlamento».

«Le bande parlamentari che lo difendono - insiste Saviano - sono la forza delle sue menzogne. Io stesso ormai attendo invano che si degni di venire a testimoniare in un processo che lui stesso ha iniziato e che mi vede imputato da anni, ostaggio della sua querela, mentre lui accampa scuse pur di non venire in tribunale a dare conto delle sue continue e ripetute falsificazioni della realtà. Salvini mente come respira… ».

La controreplica di Salvini non si è fatta attendere: «Per il Signor Saviano io sarei il Ministro della Mala Vita… Altro insulto e altro odio? Altra querela», ha scritto il ministro sui suoi canali social.

E anche la Lega fa quadrato attorno al suo leader: «Saviano non si smentisce mai, pensa gli sia concesso tutto e si permette di usare un linguaggio volgare insultando, infangando e insinuando. La sua figura è di certo incompatibile con la tv pubblica: o a Saviano è tutto permesso?», si chiede il Carroccio, trovando sponda in Fratelli d’Italia. 

(Unioneonline/l.f.) 

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