"Lega e fascisti li abbiamo fatti entrare noi al governo, noi li abbiamo legittimati e costituzionalizzati. Siamo ancora nel centrodestra, di cui siamo il cuore, il cervello e la spina dorsale".

Silvio Berlusconi non molla: né l'alleanza con le altre due forze di centrodestra né il tentativo di dar vita a una coalizione più moderata.

E dal palco del teatro Manzoni, nel corso di un convegno di Forza Italia sulle pensioni, lancia l'avvertimento agli alleati: "Siamo obbligati a restare nel centrodestra, se loro non avessero noi in coalizione non sarebbero centrodestra, sarebbero una destra estremista, non avrebbero la capacità di vincere e sicuramente sarebbero incapaci di governare".

Alleati, insomma, ma il Cav rimarca le distanze: "Forza Italia resta distinta dalla Lega e dagli altri. Nella coalizione abbiamo superato tutte le provocazioni che ci sono state fatte, per il bene del Paese. Non siamo populisti, non siamo arroganti, non siamo incolti. Abbiamo studiato e lavorato, siamo continuatori e garanti della tradizione occidentale, liberale, democratica, cristiana, garantista".

Al Cav ha replicato Matteo Salvini: "Qualcuno avvisi Berlusconi che parlare di fascismo nel 2019 non ha più senso, lo lasci fare a quelli del Pd, a Saviano e a Lerner. Ormai si confrontano i partiti a favore degli italiani e quelli contro, telecomandati dall'estero. Chi si allea con la Lega deve avere ben chiaro questo. Prima gli italiani".

CAMBI DI CASACCA - "Forza Italia è un partito indispensabile per la libertà, siamo presenti con 160 parlamentari, anche se qualche stupido è andato dall'altra parte. Ho detto stupido, non co***one. Spariranno dalla vita politica come tutti quelli che ci hanno abbandonati".

Dopo l'affondo contro chi ha cambiato casacca (ultima la senatrice Donatella Conzatti passata a Italia Viva) dedica un passaggio al governo: "Il più a sinistra della storia, è il governo delle quattro sinistre perché ora si è aggiunto anche Renzi. Non ho paura che i nostri vadano da Renzi, lo conosciamo, è di sinistra da sempre. Anche se è simpatico e gradevole ha la grande colpa di essere stato lui a spingere per un accordo tra Pd e 5 Stelle".

(Unioneonline/L)
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