«Io a parlare con Zelensky se fossi stato il presidente del Consiglio non ci sarei mai andato perché stiamo assistendo alla devastazione del suo paese e alla strage dei suoi soldati e dei suoi civili. Bastava che cessasse di attaccare le due repubbliche autonome del Donbass e questo non sarebbe accaduto, quindi giudico, molto, molto negativamente il comportamento di questo signore». Lo ha detto il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, dopo aver votato nel seggio di via Ruffini a Milano per le regionali in Lombardia.

Parole critiche nei confronti di Giorgia Meloni, che nei giorni scorsi ha incontrato il presidente ucraino a Bruxelles esprimendogli il sostegno dell’Italia, che hanno innescato subito la polemica politica.

«Giorgia Meloni è d'accordo con le parole inquietanti pronunciate da Berlusconi sulla guerra in

Ucraina? Oggi di fatto si è schierato ufficialmente con la Russia di Putin. Con questi alleati di governo la premier non si lamenti di come viene trattata in Ue», ha scritto su Twitter la

presidente dei senatori del Pd, Simona Malpezzi.

Nel pieno del polverone, da Palazzo Chigi trapela la replica della premier, che ribadisce, come fatto di persona a Zelensky a margine dell’ultimo Consiglio europeo, il «pieno sostegno a Kiev» da parte del governo italiano. 

(Unioneonline/l.f.)

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