Autonomia differenziata, la Regione chiama i costituzionalisti a lavorare sul ricorso
Gli esperti, insieme all’avvocatura, si occuperanno di preparare i documenti contro la legge CalderoliPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La presidente della Regione Alessandra Todde ritorna sul tema dell’Autonomia differenziata. «Lancio un appello ai cittadini, sardi compresi, che vivono nelle Regioni del nord: questa legge funzionerà per un breve periodo perché l’egoismo mina alla coesione nazionale e a lungo termine non paga. E questa legge vuole mettere da parte le Regioni più povere», ha spiegato dopo la seduta di Giunta che, tra le altre cose, ha discusso una delibera – di prossima approvazione – che riguarda il team di esperti che lavorerà sul ricorso alla Consulta contro la legge Calderoli. «Abbiamo coinvolto il professor Saitta, e Andrea Deffenu e Omar Chessa delle università di Cagliari e Sassari: loro saranno, insieme all’avvocatura, coloro che ci aiuteranno in questo percorso».
Sulla siccità, «stiamo affrontando la questione a tutto tondo. Lo stato di emergenza ci consentirà di accedere a strumenti di protezione civile e ai fondi molto più velocemente e con procedure semplificate, spero che gli effetti per gli agricoltori siano immediati».
Passando a temi nazionali, in particolare sullo scontro Grillo-Conte, Todde sostiene di essere «dalla parte della comunità del M5S. Il M5S non è un contesto padronale, e quando si vedono atteggiamenti che vogliono imporre i temi di discussione, la comunità deve reagire. E ben venga la precisazione del nostro presidente sul fatto che “i temi li deciderà la comunità e non un caminetto”». Quanto alla possibilità che Renzi approdi nel Campo largo, «bisogna capire di quale Renzi parliamo, l’ho visto supportare la destra, e ho visto che in Sardegna non digeriva l’alleanza con il M5S. Bisogna capire cosa è cambiato. La credibilità in politica è importante»