Mentre Napoli si prepara a diventare capitale mondiale della vela nel 2027, in Sardegna resta solo il vento in faccia.

Un’occasione d’oro sfumata, che secondo il Movimento Cinque Stelle ha un solo responsabile: l’ex Giunta Solinas, colpevole – dicono – di aver mancato clamorosamente il bersaglio. E ora il partito della presidente Alessandra Todde non risparmia le accuse, trasformando il mancato approdo della Coppa America in un caso politico.

Il verdetto è arrivato solo poche ore fa: la Coppa America del 2027 si svolgerà a Napoli. Un successo per il capoluogo campano, un’amara sconfitta per la Sardegna, che pure avrebbe avuto tutte le carte in regola per ospitare uno degli eventi sportivi più prestigiosi al mondo. Ma l’Isola, a quanto pare, non ci ha nemmeno provato seriamente.

Secondo il consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle Gianluca Mandas, la responsabilità è tutta da imputare alla precedente amministrazione guidata da Christian Solinas.

«Una miopia amministrativa e una totale incapacità programmatica – accusa Mandas – hanno fatto sì che la Sardegna si autoescludesse da un’opportunità storica. La Coppa America avrebbe potuto portare ricadute economiche enormi, rilanciando il turismo e il settore nautico, ma l’allora Assessorato al Turismo ha preferito restare in porto».

Il M5S parla di «occasione persa» non solo in termini di visibilità internazionale, ma soprattutto per gli effetti concreti che l’evento avrebbe potuto generare: investimenti, occupazione, promozione del territorio e rilancio della tradizione velica sarda.

«La nautica e i grandi eventi sportivi – incalza Mandas – devono diventare leve strategiche dello sviluppo dell’Isola. E invece ci siamo fatti soffiare tutto da sotto il naso».

Il consigliere però rivendica anche l’impegno dell’attuale maggioranza nel correggere il tiro: «Nella recente finanziaria e nei documenti di programmazione – sottolinea – abbiamo inserito risorse e strumenti concreti per sostenere questi comparti. Basta errori scellerati: la Sardegna deve tornare a essere protagonista, non spettatrice».

E arriva la replica di Fdi, con il deputato Salvatore Deidda: «Accuse surreali, tutto deciso mentre al governo della Regione c’era Todde, hanno la coda di paglia».

(Unioneonline)

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