Altri tempi e altra situazione politica, sociale ed economica, quella che lo vide protagonista di un blitz notturno (quando Amato mise mano nei risparmi degli italiani) ma vale la pena ricordare l'operazione. Correva infatti l’anno 1992 quando l’allora presidente, Giuliano Amato appunto, introdusse un prelievo di eguale natura a quello che ha interessato Cipro, anche se di misura minore: si trattò allora di un prelievo pari al 6 per mille. Una mossa che molti oggi hanno ricordato dopo il "no" pronunciato a gran voce su un eventuale provvedimento di quel tipo.

"I Paesi con disavanzo pubblico devono contenere il deficit. Ma di solo contenimento del debito si può anche morire", ha poi detto Amato parlando delle misure economiche necessarie per favorire la ripresa economica a margine di un convegno sul merito promosso dalla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, di cui è presidente.

SU RIGORE E CRESCITA - "Gli effetti recessivi delle politiche di austerità e basta - ha aggiunto - sono stati superiori alle aspettative di coloro che al Fondo monetario internazionale e in Europa le hanno promosse. E' fondamentale che, in primo luogo in sede europea, si adottino misure compensative che rivitalizzino l'economia. In particolare in Italia quello che può essere fatto è in primo luogo lo sblocco dei pagamenti alle imprese, che è come annaffiare il sottobosco che si sta seccando. Poi, bisogna far riprendere gli investimenti e cercare di creare un clima nel quale cambiano le aspettative".

SULLA SUA PENSIONE - "Questa secondo la quale io percepisco una pensione di 31.000 euro al mese è una notizia falsa che serve solo a farmi del male". Così ha risposto a una domanda, soffermandosi con i cronisti e spiegando che "i 31.000 euro cumulano la pensione con un vitalizio che ogni mese io destino ad attività di beneficienza". "Continuando così - ha aggiunto - si fa passare l'unico parlamentare che ha rinunciato al vitalizio come percettore di prebende: è il mondo alla rovescia".

NOTA DI COLORE - Un centinaio di giovani appartenenti ai collettivi autonomi universitari hanno contestato all'esterno della Scuola Superiore Sant'Anna le politiche sul l'istruzione condotte dal ministro Francesco Profumo che ha appunto partecipato, con Giuliano Amato, a un convegno sul merito all'interno dell'istituto. I contestatori hanno scontato slogan contro il Governo e chiesto a gran voce di essere ricevuti dal "futuro premier Giuliano Amato".
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