Lo svilimento: il Caffè Scorretto del 20 novembre 2025
Di TacitusL’intelligenza artificiale ha facoltà ultraumane pur essendo figlia dell’uomo. È un’astrazione quasi divina, è onnisciente. La sua mente algoritmica ci strega e intimorisce. A essa ci accostiamo con rispetto reverenziale.
Ne ho subito la sua seduzione fin da quando ci hanno presentati l’uno all’altra. Mi ha conquistato il suo mistero di entità inafferrabile, che nel momento in cui ti si accosta ti possiede. Mai avrei immaginato che all’improvviso il suo fascino di creatura olimpica sarebbe svanito nell’aria viziata del nostro mondo terragno.
È accaduto quando è stato annunciato che sa fare meglio di chiunque la sensale di matrimonio. Meglio di famose agenzie internazionali come Tinder o Bumble.
L’IA archivia, in un’apposita piattaforma, i dati dei milioni di soggetti che le confidano gusti estetici e sessuali, sentimenti, hobby, interessi culturali sociali e ludici, tendenze politiche e tutto ciò che influisce nell’armonia di una coppia, sia essa etero oppure omosessuale. In questo sterminato campionario l’IA individua i soggetti compatibili e, incassato il prezzo del disturbo, li benedice.
Compito avvilente. Se l’Intelligenza artificiale fosse davvero intelligente e avesse dignità, dovrebbe ribellarsi a questo svilimento. Ma non può. È ancora schiava del suo Uomo-Creatore, che, invidioso della sua potenza, la umilia facendole fare la mezzana.
Tacitus