L a storia si diverte a lanciare dadi, incrociare le date, i destini grandi e piccoli. Così l'unico governo possibile si è trovato in uno scenario impossibile. Il Governo Frankenstein (formula coniata un anno fa dal vostro cronista) dopo soli 6 mesi si è trovato davanti a un quadro che non è più quello del giugno scorso. Che quadro?

1) La crescita dell'economia mondiale sta rallentando, ma a un ritmo più veloce di quanto previsto, la pax finanziaria è finita.

2) L'Unione europea è in una crisi conclamata, con i governi dei partiti popolari e socialdemocratici impegnati a difendere con le unghie e con i denti il potere in casa e in Europa.

3) La guerra del container tra Stati Uniti e Cina comincia a impattare sul commercio.

4) La Germania ha una crescita piatta, la fiducia delle imprese è svanita, gli indici sono in calo per il terzo mese consecutivo, l'economia è in fase di congelamento.

5) La Francia è in piena nevrosi, la protesta dei gilet gialli è solo la punta dell'iceberg, sul taccuino del vostro cronista è annotata una frase dell'ex ministro dell'Interno Collomb: «La Francia rischia la guerra civile entro 5 anni».

6) Il cambiamento climatico è uno shock reale che comporta costi imprevisti, ne abbiamo avuto una tragica prova nelle scorse settimane, anche nella nostra Isola.

Di fronte a questo risiko iper-accelerato, assistiamo al governo che discute al ritmo di una lumaca una contraddittoria manovra economica, mentre l'opposizione pensa di aver risolto il suo compito facendo una mascherata in Parlamento. (...)

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