Bentornati sulla terra
Mario SechiB entornati sulla terra. Abbiamo scritto più volte su queste colonne che il rallentamento dell'economia andava contrastato subito con una politica non di Protezione ma di Produzione. Il governo ha fatto i suoi calcoli a breve (voto europeo a fine maggio), ma ora ha un problema: non ci sono i soldi per fare altro. Non solo, i provvedimenti che ha varato oggi - Quota 100 e Reddito di cittadinanza - non aumentano domani il Prodotto interno lordo. Non si tratta della congettura di un burocrate della Commissione europea, è il governo a metterlo nero su bianco nel Documento di economia e finanza: l'apporto di Quota 100 è pari a zero, quello del Reddito di cittadinanza è pari allo 0.2 per cento del Pil. Alla fine la realtà è onesta, puntuale, inesorabile.
Il debito pubblico crescerà, così pure il rapporto tra deficit e Pil, le privatizzazioni sono diventate un nano contabile e gli investimenti si trovano nel dizionario alla voce “speranza”. Nel 2020 il governo dovrebbe disinnescare 23 miliardi di euro di clausole di salvaguardia e finanziare la nuova spesa che ha messo in campo. Sono numeri da casa delle streghe, siamo ben oltre 30 miliardi di euro.
Il governo corre verso due trappole: la trappola del debito e quella che su List abbiamo chiamato la trappola di Tsipras. La trappola del debito è già scattata: lo stato emette titoli - circa 400 miliardi di euro all'anno - e in cambio corrisponde ai sottoscrittori un interesse che è superiore a quello della concorrenza. (...)
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