C he cosa sta succedendo? La battaglia tra Unione europea e governo italiano è nel pieno di una scena del Macbeth, gli opposti si amalgamano, le tre streghe dicono saltellando “il bello è brutto e il brutto è bello”.

La Commissione Ue ha bocciato il bilancio italiano (ma la procedura di infrazione ancora non c'è), i commissari Moscovici e Dombrovskis hanno parlato del nostro Paese con il tono altezzoso del comando (ma ne temono la crisi e il contagio), Salvini e Di Maio sono entrati in fase Patriots contro Vikings (ma litigano e l'alleanza è in bilico), Juncker e Conte si vedranno domani a cena (aggiungi un posto a tavola), gli investitori istituzionali hanno comprato 1.3 miliardi di titoli di Stato e salvato l'emissione dei Btp Italia (male invece gli investitori del retail), lo spread tra Btp e Bund ieri si è fermato a quota 307 (alto ma non da tutti a casa), i mercati dimostrano di essere più saggi della politica.

Le contestazioni all'Italia partono dal debito che non cala, mettono sotto accusa anche le politiche economiche dei governi del centrosinistra e si proiettano su questa manovra ad alta spesa, bassi investimenti e molte incertezze sul piano della crescita per effetto di una congiuntura economica che sta peggiorando.

La scelta di contestare la parabola del debito non è casuale, significa accorciare la catena delle decisioni, che arriveranno a gennaio con un lasso di tempo di esecuzione tra 3 e 6 mesi. Dettaglio fondamentale: 3 mesi significa “dentro” le elezioni europee, 6 mesi significa “fuori” dal voto per Strasburgo. (...)

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