S e perdi in una città - Ferrara - che governi dal 1946 ti devi preoccupare. Se perdi due grandi comuni dell'Emilia Romagna dove la sinistra ha sempre governato, nella tua casa deve suonare un allarme. Il motivo per cui la Lega festeggia e il centrosinistra deve vagliare con molta attenzione questi risultati elettorali è molto semplice: tra pochi mesi si vota in regioni che sono rosse da settant'anni, e che oggi rischiano di essere contese e conquistate dalle coalizioni di cui Salvini è il perno. È già successo, dopo il voto, in Friuli, in Abruzzo, in Basilicata e in Sardegna. Può accadere ancora.

Per capire il segno vero di questa tornata amministrativa, dunque non bisogna ascoltare i proclami di vittoria dei leader, e nemmeno guardare solo la cifra assoluta dei comuni conquistati da una coalizione o dall'altra. È necessario, piuttosto, valutare il numero delle città che con questo voto hanno mutato la colazione che le governa. Ed ecco i numeri: è vero che lo schieramento guidato dal Pd ha prevalso in 109 comuni. Ma è vero anche che tra i comuni in cui si votava il centrosinistra ne ha persi ben 40, uno su tre. Esattamente come il M5s, che ne governava (solo) quattro e ne ha conquistato (solo) uno, perdendone ben tre, subendo una sconfitta simbolicamente importante come quella di Livorno (che cinque anni fa fu la prima grande città a diventare “gialla”). Viceversa, è vero che la Lega e il centrodestra vincono in 75 comuni: il dato da valutare, però, è che prima, tra questi, ne governavano appena 39, e che oggi ne hanno conquistato ben 36 in più rispetto al passato. Quasi il doppio. (...)

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