L'Ucraina è pronta a lanciare la sua attesa controffensiva: lo ha affermato il presidente Volodymyr Zelensky in un'intervista al Wall Street Journal.

«Crediamo fermamente che avremo successo», ha commentato il leader ucraino da Odessa. Zelensky ha riconosciuto la superiorità aerea russa e la mancanza di protezione da questa minaccia: «Questo - ha sottolineato - significa che un gran numero di nostri soldati morirà nell'operazione».

«Non so quanto tempo ci vorrà», ha dichiarato Zelensky, «ma siamo pronti». Di qui la richiesta di ulteriori armi all’Occidente: «Vorremmo avere certe cose, ma non possiamo aspettare mesi». D’altronde, ha osservato, «le nostre forze di terra sono più forti e più motivate di quelle russe».

L’annuncio di Zelensky arriva in un momento in cui Mosca si sente sempre più vulnerabile. Bombe e droni ucraini colpiscono il territorio russo, vicino al confine a Belgorod ma anche in profondità, non lontano dalla capitale. A ciò si aggiungono i proclami delle milizie russe anti-Putin che promettono nuove incursioni.

«Dobbiamo fare attenzione al fatto che si intensificano gli sforzi di coloro che ci vogliono male per destabilizzare la situazione all'interno della Federazione Russa», ha sottolineato il presidente ieri nel corso del Consiglio di sicurezza.

Rischi che si sono fatti più concreti questa settimana: almeno otto droni hanno attaccato Mosca, mentre le regioni di confine vengono ormai regolarmente attaccate, in primis quella di Belgorod, dove ieri è stata segnalata l'uccisione di due donne e il ferimento di due uomini.

I miliziani russi anti-Putin della Legione Libertà per la Russia, che il 22 maggio scorso hanno rivendicato un attacco nella regione di Belgorod, hanno postato la foto di un loro carro armato nel villaggio russo di Novaya Tavolzhanka, nella stessa regione. «Continuiamo a combattere!», è il commento che accompagna l'immagine.

La notte scorsa nuovi attacchi con artiglieria e droni sono stati segnalati, oltre che in quella di Belgorod, nelle regioni di confine di Bryansk e Kursk. Ma due droni sono caduti anche nella provincia di Smolensk, molto più a nord, e uno in quella di Kaluga, a sud-ovest di Mosca, a ben 300 chilometri dal confine ucraino.

Mosca sta cercando di bloccare l’annunciata controffensiva di Kiev con la sistematica distruzione di materiale bellico e munizioni provenienti dall'Occidente prima che raggiungano il fronte.

(Unioneonline/L)

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