Sono tredici i ribelli houthi morti oggi negli scontri con le forze governative sostenute dall'Arabia Saudita nello Yemen centrale.

Lo rendono noto fonti militari citate dall'agenzia di stampa Anadolu.

Ma le vittime negli ultimi giorni sarebbero decine.

Il conflitto è scoppiato dopo che le forze governative hanno respinto un attacco dei ribelli alle posizioni militari nel distretto di al-Malagim nella provincia centrale di al-Bayda.

Continua dunque l'orrore nello stato arabo dove sta andando in scena un vero e proprio massacro tra i raid aerei (guidati dall'Arabia Saudita) e la lotta fra l'esercito yemenita e i ribelli huti.

La crisi finora ha avuto un impatto devastante soprattutto sulla vita dei minori: il tasso di mortalità infantile è salito di sei volte rispetto ai dati del 2014, mentre il numero di bambini soldato reclutati dalle milizie è cresciuto di almeno cinque volte.

Una situazione che il blocco occidentale ha definito al momento "irrisolvibile".

Stando ai dati forniti dalle Nazioni Unite, il tracollo economico del paese, sia dal punto di vista umanitario che economico, sembra aver raggiunto un punto di non ritorno.

(Unioneonline/M)

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