È cominciato tra sorrisi, strette di mano e rassicurazioni il primo incontro tra il presidente Usa Donald Trump e il suo omologo cinese Xi Jinping a Mar a Lago, in Florida, nel resort del magnate repubblicano.

The Donald ha informato personalmente il presidente cinese dell'attacco in corso contro le basi siriane.

Palm Beach è blindata, e sono chiuse al traffico anche molte zone di Lantana, il comune dove si trova l'hotel in cui alloggerà il presidente cinese.

Si tratta del primo faccia a faccia tra i due Paesi, che assieme fanno il 40% del Pil mondiale, da quando Trump è alla Casa Bianca. E The Donald, sia da candidato sia da presidente, non ha risparmiato critiche e feroci attacchi alla Cina, che è stata il suo bersaglio preferito.

Le questioni sul tavolo sono tante, le più importanti sono sicuramente quella commerciale e quella della Nord Corea.

COMMERCIO - Forse è il temo più caldo: Trump ha sempre accusato la Cina di concorrenza sleale ai danni dell'economia statunitense e sottolineato l'esigenza di un maggiore equilibrio nella bilancia commerciale. Il presidente ha ricevuto anche una lettera di 8 senatori Usa che gli chiedono di incalzare Xi Jinping sulla questione del dumping (i dazi sulle importazioni) nel settore dell'acciaio, "una pratica illegale e inaccettabile che ha causato danni e perdite di posti di lavoro all'economia Usa". Proprio ieri, Trump, parlando dell'imminente incontro, ha detto: "Nessuna sa realmente cosa potrà accadere, ma la Cina per molti anni non è stata giusta con gli Stati Uniti dal punto di vista commerciale".

COREA DEL NORD - Un'altra questione molto spinosa è quella di Pyongyang, che va avanti con i test nucleari e che due giorni fa ha lanciato l'ultimo missile sul mar del Giappone. Trump ha detto che è pronto alla guerra, "con o senza l'aiuto di Pechino". Per gli Usa la Cina è il Paese che potrebbe normalizzare le posizioni del leader nordcoreano, ma secondo Trump il suo omologo cinese non sta facendo abbastanza.

Nonostante le frizioni e i diversi punti di vista non si dovrebbe comunque arrivare allo scontro, che non conviene a entrambi: sia Trump sia Xi Jinping secondo gli analisti ammorbidiranno le rispettive posizioni e, fanno notare i media americani, sicuramente The Donald eviterà di mettere sul tavolo la questione del rispetto dei diritti umani a Pechino.

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