Quindici diplomatici cubani dovranno lasciare al più presto gli Stati Uniti.

L'ordine arriva dalla Casa Bianca, e fa seguito ai misteriosi "attacchi sonori" che hanno provocato danni alla salute di numerosi dipendenti americani dell'ambasciata all'Avana, tra perdita dell'udito, vertigini e stanchezza.

"La decisione è stata presa a causa dell'incapacità di Cuba di fare i passi necessari per proteggere i nostri diplomatici secondo gli impegni presi con la Convenzione di Vienna", ha detto il segretario di Stato Rex Tillerson in una dichiarazione diffusa dal dipartimento di Stato.

La misura è solo l'ultima di una serie di azioni contro Cuba: venerdì scorso Washington aveva già annunciato che avrebbe ridotto la sua presenza diplomatica di più della metà, e ha invitato i cittadini a non visitare l'isola.

RAPPORTI INCRINATI - Con la presidenza Trump, i rapporti tra gli Usa e Cuba si stanno decisamente incrinando: sono lontani i tempi in cui l'ex presidente Barack Obama si muoveva per il disgelo, annunciando la fine dell'embargo con l'isola caraibica.

(Redazione Online/D)

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