Il governatore della Virginia ha dichiarato lo stato d'emergenza in seguito agli scontri scoppiati nel corso di una marcia dei suprematisti bianchi organizzata a Charlottesville.

La manifestazione, intitolata "Unire la destra", è stata indetta per protestare contro la decisione del consiglio comunale di rimuovere una statua del generale pro schiavitù Robert E. Lee, che guidò le forze confederate nella guerra civile del 1861 - 1865.

E, sia la scorsa notte che oggi, le migliaia di suprematisti bianchi scesi in strada hanno dato vita a violenti scontri con i dimostranti antirazzisti.

La polizia è intervenuta in assetto antisommossa e ha lanciato anche dei lacrimogeni.

Una persona è morta negli scontri e ci sarebbero diversi feriti. Notizia poi confermata anche dal sindaco della città, Mike Signer, che ha detto: "Il mio cuore è spezzato perché una vita è andata persa. Chiedo a tutti di andare a casa". Ha poi attaccato frontalmente i manifestanti dell'alt right, parlando di "vigliacca sfilata dell'intolleranza, dell'odio e del razzismo".

Nel corso degli scontri si è registrato anche l'episodio di un'auto che si è lanciata sulla folla del corteo degli antirazzisti.

Intanto il governatore Terry McAuliffe ha proclamato lo stato d'emergenza, cosa che permette di chiamare rinforzi.

La polizia poi sta provando a sgomberare l'Emancipation Park, teatro degli scontri.

Anche Donald Trump è intervenuto sulla questione, affidando il suo pensiero a Twitter: "Dobbiamo restare uniti e condannare tutto questo odio. Non c'è posto per tutta questa violenza negli Usa", ha scritto il presidente.

LE IMMAGINI DEGLI SCONTRI - VIDEO

(Redazione Online/L)
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