Dopo Parigi e Lione, anche Vienna nella morsa del terrore.

In corso una maxioperazione della polizia per un attacco con armi da fuoco che ha toccato sei punti diversi della città, non solo la sinagoga come si era appreso in un primo momento.

La polizia parla di "molti sospetti armati di fucile", testimoni riferiscono di almeno 50 colpi d'arma da fuoco e un'esplosione. Si tratta "di un attentato" compiuto da un commando, ha detto il ministro degli Interni austriaco Karl Nehammer.

Le informazioni dopo ore sono ancora frammentarie: il bilancio dell'attacco sarebbe di almeno sette morti e 15 feriti, tra cui un poliziotto e altre sei persone in gravi condizioni. Un attentatore è stato ucciso, per il Die Press si sarebbe fatto saltare in aria con una cintura esplosiva.

KURZ: "NON ESCLUSO MOVENTE ANTISEMITA" - Più attentatori sono in fuga, ha confermato il cancelliere austriaco Sebastian Kurz parlando di "spregevole attacco". Secondo lui "un movente antisemita per il momento non può essere escluso, anche alla luce del luogo dal quale l'attacco è partito", cioè nei pressi della sinagoga di Vienna. "Si è trattato definitivamente di un attacco terroristico", ha aggiunto.

"Alcuni attentatori sono ancora in fuga. Sono ben equipaggiati e hanno agito in modo professionale", ha proseguito Kurz, sottolineando che il pericolo non è ancora cessato: "Dipenderà dagli sviluppi di questa notte se domani potrà riprendere la vita pubblica. Nel frattempo i viennesi sono invitati a restare a casa".

Un attentatore (Ansa)
Un attentatore (Ansa)
Un attentatore (Ansa)

LA RICOSTRUZIONE - I primi spari sono stati esplosi verso le 20 nella Seitenstettengasse, nei pressi della sinagoga: "Partendo da lì gli attentatori hanno iniziato a sparare a caso nei vicini locali", ha detto il sindaco di Vienna Michael Ludwig alla tv Orf.

La zona era piena di gente, quella di oggi era l'ultima serata "libera" prima del lockdown anti-Covid che scattava a mezzanotte.

Notizie non confermate parlano di una presa di ostaggi. Tutta la zona è stata recintata, sul posto anche uomini dell'esercito che stanno presidiando i luoghi sensibili della città. I residenti devono tassativamente restare nelle proprie case e "lontani dalle finestre", gli avventori dei locali devono restare lì finché non sarà cessato l'allarme.

LE REAZIONI - Solidarietà all'Austria arriva da tutta Europa.

"Ferma condanna dell'attentato che questa sera ha colpito la città di Vienna - dice il premier Giuseppe Conte -. Non c'è spazio per l'odio e la violenza nella nostra casa comune europea. Vicinanza al popolo austriaco, ai familiari delle vittime e ai feriti".

"Noi francesi condividiamo lo choc e il dolore del popolo austriaco colpito stasera da un attentato nel cuore della capitale - ha scritto su Twitter, in francese e in tedesco, il presidente Emmanuel Macron -. Dopo la Francia, viene attaccato un Paese amico. E' la nostra Europa. I nostri nemici devono sapere con chi hanno a che fare. Non ci arrenderemo".

"L' Europa condanna con forza questo atto codardo che viola la vita e i nostri valori umani - le parole del presidente del Consiglio europeo Charles Michel -. I miei pensieri sono con le vittime e la gente di Vienna sulla scia dell'orribile attacco di stasera. Siamo con l'Austria".

(Unioneonline/D)
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