È stato ucciso durante un assedio in un sobborgo di Caracas Oscar Perez, l'ex poliziotto che si era sollevato in armi contro il governo di Nicolas Maduro.

È quanto riferisce la Cnn, citando "fonti ufficiali di alto livello" di Caracas.

Sono passati sette mesi dall'inizio della parabola del poliziotto eroe, quando Perez - 36 anni - ha sorvolato Caracas in elicottero per chiamare il popolo alla sollevazione contro Maduro proclamandosi leader della rivolta.

Ha lanciato granate contro la Corte Suprema e sparato contro alcuni ministeri, guadagnandosi il ruolo di nemico numero 1 del presidente Maduro, che lo proclamò all'epoca come "il peggiore dei traditori, al soldo degli Usa".

Mancano conferme ufficiali sulla sua morte: il ministero degli Interni ha diramato in un comunicato il bilancio di un'operazione di polizia alla periferia della Capitale: due agenti sono morti, cinque persone sono state arrestate e un numero, ancora non precisato, di "terroristi" è stato abbattuto. Tra questi potrebbe esserci Oscar Perez.

Nell'ultimo video postato sui social ha il volto macchiato di sangue: "Vogliamo negoziare la resa, ma ci vogliono uccidere", denuncia. Versione opposta a quella fornita dalle autorità di Caracas, secondo cui i ribelli avrebbero attaccato la polizia mentre si negoziava la resa.

(Unioneonline/L)
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