Un nuovo appello per continuare le ricerche, sospese ieri, arriva da Rosa Cilano, la moglie di Aldo Revello, lo skipper spezzino disperso dal 2 maggio al largo delle Azzorre mentre si trovava su una barca a vela, targata Olbia, insieme all'amico Antonio Voinea.

"L'unica cosa che ci hanno detto - ha spiegato la donna - è che avrebbero ripreso le ricerche solo ed esclusivamente se ci fosse stato un avvistamento reale di qualcosa di concreto, che potrebbe essere la zattera oppure un pezzo di barca. Noi lanciamo un appello al presidente del Consiglio, al presidente della Repubblica, alla Farnesina, a Emergency e a chiunque ci possa aiutare a poter far riprendere queste ricerche".

La Farnesina, dal canto suo, fa sapere che, "attraverso l'Ambasciata d'Italia a Lisbona, sta compiendo ulteriori passi sulle Autorità portoghesi affinché possano riprendere le ricerche dell'imbarcazione a vela con a bordo i due italiani".

"C'è la possibilità - ha detto anche la moglie di Revello - che non siano nella zona in cui sono stati cercati o perlomeno non sappiamo se sono stati cercati in quella zona dove noi presupponiamo che fossero. Giovanni Soldini ha detto che lui avrebbe fatto le ricerche 40 miglia oltre la zona dove sono state eseguite attualmente. Lui dice che una zattera viaggia, e anche veloce, quindi fai un percorso infinito con un po' di vento, un po' di onda un po' di corrente sei già arrivato parecchio in là. Il mare attualmente è ancora buono, buono il tempo, un'onda discreta da circa 1-2 metri che per l'oceano non è niente".

E ha ipotizzato che la barca possa essersi scontrata con un container o che abbia urtato una balena: "In questi casi, hai tutto il tempo per riuscire a tirare giù la zattera, che oltretutto è in un posto accessibilissimo, e metterti in salvo. Mio marito ha sempre avuto sangue freddo nel gestire situazioni faticose e problemi. Se hanno urtato qualcosa sono su quella zattera".

(Unioneonline/s.s.)

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