Dopo la sospensione da parte delle autorità portoghesi disposta sabato, oggi e domani sarà la nave Alpino della Marina Militare italiana a continuare le ricerche della barca a vela Bright - targata Olbia e naufragata il 2 maggio a 300 miglia a oriente delle Isole Azzorre - in un transito già programmato in quelle acque.

Sull'imbarcazione lo skipper spezzino Aldo Revello, 53 anni, e l'amico di origini romene Antonio Voinea.

A tenere vive le speranze dei famigliari dei due dispersi c'è un nuovo elemento: "L'allarme del Bright è stato azionato manualmente - ha fatto sapere Rosa Cilano, moglie di Revello - . Non si attiva a contatto con l'acqua, ha bisogno di qualcuno che lo faccia. Questo significa che Aldo e Antonio hanno avuto il tempo di scendere sotto coperta e poi di risalire per azionare la zattera di salvataggio".

Un dettaglio che emerge grazie al dispositivo di sicurezza presente sull'imbarcazione.

Nei giorni scorsi la moglie del velista italiano ha rivolto diversi appelli alle autorità italiane affinché convincano le autorità lusitane a riprendere le ricerche.

La donna è infatti convinta che il coniuge e il compagno di viaggio siano ancora vivi: "Ci sono infiniti casi di persone che sono sopravvissute su una zattera anche oltre 70 giorni. Faccio appello al Governo e al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella perché facciano pressioni sulle autorità portoghesi per continuare a cercare Aldo e Antonio".

Intanto la Marina ha spiegato che "il Portogallo è informato che la nostra iniziativa è su base di non interferenza ma mirata a ottimizzare l'intervento dato il transito della nostra unità".

La Farnesina, dal canto suo, ha fatto sapere che, "attraverso l'Ambasciata d'Italia a Lisbona, sta compiendo ulteriori passi sulle Autorità portoghesi affinché possano riprendere le ricerche dell'imbarcazione a vela".

(Unioneonline/F-s.a.)

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