Una delle peculiarità dei negozi Ikea è quella di riempire gli scaffali con prodotti dai nomi impronunciabili e, soprattutto, mai tradotti in nessun Paese dove il marchio è stato esportato.

Una scelta curiosa che finalmente è stata spiegata dalla stessa famiglia che ha fondato il gruppo.

All'origine della storia c'è un componente, Ingvar Kamprad, che oggi ha novant'anni.

A lui era stato affidato il compito di fare l'inventario degli oggetti.

Poiché soffriva di dislessia, gli era difficile associare i prodotti ai soliti numeri: ha così ideato un suo codice, utilizzando nomi di cose e città.

Tuttora, ad esempio, i prodotti per il bagno si chiamano come laghi svedesi, alle tende sono associati nomi femminili, gli accessori per la cucina diventano pesci e funghi.

La stessa Ikea è un acronimo: sta per Ingvar, Kamprad, Elmtaryd (il nome dell'azienda di famiglia) e Agunnaryd (il villaggio dove i Kamprad sono nati e cresciuti).
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