Vaccino Pfizer, i dati Usa: “L’efficacia contro i ricoveri cala dopo 4 mesi”
Passa dal 91% al 77%, resta invece pressoché identica per Moderna
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L'efficacia del vaccino Pfizer-BioNTech contro i ricoveri per Covid-19 cala “significativamente” dopo quattro mesi dalla seconda dose.
Il dato arriva dagli Stati Uniti: è stato diffuso dal Center for Disease Control and Prevention (Cdc) poco prima che il comitato di esperti della Fda esprima il parere sulla terza dose, che al momento negli Usa è raccomandata solo agli over 65 e ai soggetti ad alto rischio, e non prima di sei mesi dalla seconda inoculazione.
Secondo Cdc Pfizer è efficace al 91% nel prevenire i ricoveri fino a 4 mesi dopo la seconda dose, poi l'efficacia cala al 77%.
Diverso il discorso per Moderna, che resta efficace contro i ricoveri anche dopo i quattro mesi. Secondo lo studio del Cdc l’efficacia di Moderna dopo 120 giorni resta pressoché identica, passa dal 93 al 92%.
Lo studio è basato sull'analisi di 3.700 adulti ricoverati negli Stati Uniti fra marzo e agosto.
Per Johnson & Johnson non ci sono invece dati comparabili: il campione esaminato non includeva abbastanza persone che avevano ricevuto l'unica dose J&J.
I dati del Cdc, precisa il New York Times, si contrappongono ad altri studi secondo i quali l'efficacia del vaccino Pfizer contro i ricoveri resta sopra il 90% nonostante la variante Delta.
(Unioneonline/L)